PHOTO
La Fase 2 si fa più complicata del previsto a Oliena, dove solo negli ultimi giorni si sono registrati i primi due casi di coronavirus. Una notizia che ha sconfortato la popolazione proprio quando ci si preparava alla ripartenza. Eppure, dopo lo shock iniziale, pare che in troppi non abbiano preso sul serio le disposizioni anti-Covid che persistono ancora fino a che la situazione non si stabilizzerà in tutta Italia.
Già negli scorsi giorni l'amministrazione comunale aveva diffuso alcuni comunicati appellandosi al senso di responsabilità collettivo e invitando la gente a correggere alcune condotte non proprio in linea con le ordinanze diffuse dal Governo e dalla Regione. "Tutto sembra tornato come prima: festini, compleanni, spuntini", denunciava il sindaco Sebastiano Congiu.
Oggi l'ennesima nota diffusa dal palazzo comunale, con gli amministratori che prendono decisioni drastiche: "Vista la situazione venutasi a creare in questi giorni ad Oliena - si legge nel documento - e la falsa sensazione del liberi tutti percepita da tanti concittadini, ci preme fare dei chiarimenti e comunicare alcune importanti decisioni. Nonostante non sia stato facile stare rinchiusi per tutto questo tempo non è possibile consentire quanto visto in questi pochi giorni seguiti al 4 maggio pena, il vanificarsi di tutti gli sforzi fin qui fatti!".
"In questa fase - prosegue il comunicato - un ruolo fondamentale continua ad essere svolto dai genitori di minori. I minori e le persone diversamente abili possono svolgere attività motoria (bici, passeggiate, altro) esclusivamente se accompagnati, e preferibilmente da un convivente, il quale non è tenuto all'obbligo di distanziamento personale ma deve indossare la mascherina. Con dispiacere dobbiamo comunicare che da oggi il campo sportivo comunale sarà nuovamente chiuso al pubblico. Non è una notizia piacevole per le molte persone che in questi giorni di apertura hanno rispettato le indicazioni".
"Non c’è stato il buonsenso che speravamo - conclude -, buonsenso che certamente non pretendevamo da quei bambini che abbiamo dovuto allontanare ieri dal campo ma dai loro genitori sì. Decine e decine di bambini non accompagnati e senza dispositivi di protezione hanno invaso non solo il campo ma, parchi pubblici e vie e piazze del paese. A queste condizioni non ci può essere nessuna fase 2. Se non si pone subito rimedio saremo costretti rinunciare anche alle poche altre libertà che in questi giorni ci siamo guadagnati".