Dorgali

Lavra Psd’Az: “Campo boe a Dorgali ricade in area Sic”

Lavra: “L’area di Cala Luna va protetta”

Lavra Psd’Az: “Campo boe a Dorgali ricade in area Sic”

Di: Redazione Sardegna Live


Stefano Lavra ex Assessore al Turismo e all'Ambiente del Comune di Dorgali, i rappresentanza del Psd’Az ha contestato il progetto del Comune che prevede di concedere un’area demaniale marittima per la realizzazione di un campo boe per ormeggio imbarcazioni e natanti nelle specchio acqueo fronte Cala Luna, alla Soc. Privata Nautica S.a.s. con sede a Baunei. Lavra e i colleghi di partito si sono recati all'assessorato Regionale-direzione generale demanio-Enti locali per mettere in luce una serie di problematiche che contrastano con la buona gestione e salvaguardia del territorio.

“L’Assessorato – si legge nella nota - prendendo atto delle dimostranze e segnalazioni, in autotutela ha sospeso il provvedimento. Infatti la Sezione Psd'Az di Dorgali e Cala Gonone fa presente che lo specchio acqueo richiesto per realizzare un campo boe per natanti e imbarcazioni ricade in un area protetta Sic. Tutte le attività che presentano modificazioni dell'utilizzo del territorio devono sottoporsi al parere dell'amministrazione comunale”.

Nel documento il gruppo Psd’Az si legge che: “L'ecosistema di Cala Luna presenta diverse criticità, è un ambiente marino fragile che ha necessità di tutela e salvaguardia, non a caso già dalla precedente amministrazione comunale si sono attivate tutte le procedure per l'istituzione dell'Area marina protetta, lo studio di fattibilità rappresenta molto chiaramente l'opportunità di tutelare lo specchio acque di Cala Luna al fine di garantire una gestione sostenibile dell'area.

Un campo boe di 1.650 metri fronte la spiaggia di Cala Luna è uno scempio paesaggistico che potrebbe creare gravi ripercussioni sanitarie e di inquinamento attraverso eventuali scarichi non controllabili di acque di sentina, acque bianche e nere di imbarcazioni ormeggiate delle quali non abbiamo certezze che rispettino le norme, questo creerebbe un grave precedente, compromettendo la salvaguardia dell'ecosistema Marino”. Il gruppo conclude sostenendo che: “Queste aree di particolare pregio dovrebbero essere tutelate diversamente inibendo sia ancoraggi selvaggi che ulteriori campi boe che denaturano il paesaggio e l'ecologia del mare”.

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