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L'assessore alle Attività produttive del Comune di Cagliari, Alessandro Sorgia, ha indirizzato una lettera al governatore Christian Solinas, facendosi portavoce delle esigenze di tutto il comparto produttivo cittadino. Imprenditori che da marzo hanno abbassato le serrande delle proprie attività e ora più che mai hanno necessità di ripartire.
"Nei giorni scorsi - si legge nella missiva rivolta al presidente della Regione - ho incontrato i rappresentanti delle attività produttive cittadine i quali mi hanno consegnato il loro grido di dolore per lo stato delle loro aziende e per la prospettiva difficilissima difronte alla quale oggi si trovano. Non le nascondo che, specie per le attività che operano nel campo della ristorazione e per i pubblici esercizi il tempo che ci attende rischia di essere estremamente pesante; così pure per le attività del commercio ambulante e dei mercati all’aperto".
"Gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale - prosegue Sorgia -, in un contesto simile e nel quadro degli interventi normativi, anche recenti, adottati dal Governo, sono estremamente limitati. Se, da un lato è alta la preoccupazione degli operatori economici per la mancanza di liquidità finanziaria, e per la prospettiva di ottenere questa soltanto facendo ricorso a ulteriori indebitamenti, dall’altro lato è incessante la richiesta di poter riavviare, il prima possibile, le loro attività economiche, in un tempo che appare oggi incompatibile con quello previsto dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri".
"L’andamento dell’epidemia nella nostra Regione - sostiene l'assessore cagliaritano - parrebbe suggerire la possibilità di una modulazione in chiave attenuata di quegli interventi nazionali. Per questi motivi mi rivolgo a Lei affinché valuti la possibilità di adottare a favore delle attività produttive sarde misure meno gravose di quelle previste dall’ultimo Decreto governativo. Le presento quindi l’accorata richiesta di fare tutto quanto è nelle Sue possibilità per consentire, in tutto il territorio regionale o, almeno, nelle aree dell’isola con minori contagi giornalieri, l’introduzione di un più celere programma di riapertura delle attività oggi chiuse e che, alla luce delle disposizioni dell’ultimo Dpcm chiuse rimarranno anche dopo il 4 maggio".