Sassari

Dopo le polemiche di Anpi il Comune precisa: "A nessuno è stato vietato di entrare"

"L’amministrazione ha invitato l’Anpi chiedendo di indicare i rappresentanti, non è arrivata nessuna risposta"

Dopo le polemiche di Anpi il Comune precisa:

Di: Redazione Sardegna Live


"Nessuno è stato tenuto fuori da Palazzo Ducale e a nessuno è stato vietato di entrare", è quanto precisato dall’amministrazione comunale di Sassari dopo le polemiche nate in seguito alla cerimonia tenutasi nel cortile del Municipio per il 75° anniversario della Liberazione. La locale sezione dell'Anpi sostiene di non essere stata invitata a presenziare dal sindaco Nanni Campus, nonostante una circolare ministeriale prevedesse l'adesione dell'associazione.

"Nei giorni scorsi – spiega il Comune in una nota – l’Amministrazione comunale aveva inviato un invito a tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma, compresa l’Anpi, in cui si chiedeva di individuare e indicare i rappresentanti che avrebbero partecipato alla cerimonia del 25 aprile. Purtroppo nessuna risposta è arrivata, nonostante alcuni solleciti telefonici. Indicare i nominativi avrebbe consentito anche di prevedere delle autorizzazioni specifiche per uscire e arrivare fino a Palazzo Ducale, viste le limitazioni di spostamento legate alla grave emergenza sanitaria".

"Successivamente, in assenza di risposta e a causa delle successive specifiche a livello nazionale che chiedevano cerimonie ancora più ristrette rispetto a quanto previsto fino a pochi giorni prima, che hanno impedito anche la partecipazione della signora prefetto e dell’amministratore straordinario della Provincia, il Gabinetto del Sindaco ha inviato un’ulteriore comunicazione alle associazioni, spiegando che il presidente del Consiglio comunale e i capi gruppo avrebbero partecipato a nome di tutta la cittadinanza. Comunicazione seguita anche da contatti telefonici".

"Stamattina - prosegue la nota - davanti a Palazzo Ducale si è presentato un esponente dell’Anpi. Il portone era aperto durante tutta la breve e toccante cerimonia. Nei limiti di quanto previsto dalle norme che vietano assembramenti, l’ingresso era libero. Nessun’altra associazione combattentistica e d’Arma (reduci, combattenti, etc) si è presentata, coerentemente con la scelta di non indicare un rappresentante per la partecipazione".

"Dispiace - commenta il sindaco Campus - che non si sia voluta cogliere l’occasione di dimostrare quel senso di unità sottolineato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha scelto di celebrare da solo, senza alcun seguito, all’altare della Patria, la festa della Liberazione. Purtroppo anche in un giorno come quello del 25 aprile, che avrebbe dovuto suggerire uno sforzo perché si costruisse uno spirito comune, si è voluto creare polemica politica".

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