Cagliari

Fonni, Orune, Tempio e Olbia “inaugurano” le prime lauree on line di informatica ai tempi del Coronavirus

Il delegato Ict di Ateneo, Gianni Fenu: “Anche in questa difficile situazione forniamo alla Sardegna professionalità elevate per la crescita del settore”

Fonni, Orune, Tempio e Olbia “inaugurano” le prime lauree on line di informatica ai tempi del Coronavirus

Di: Alessandro Congia


Sono state discusse questa mattina le lauree in Informatica, sia triennali sia magistrali, le prime con le nuove modalità on line della Facoltà di Scienze. La commissione, composta dai docenti Maurizio Atzori, Salvatore Carta, Gianni Fenu, Michele Pinna e Riccardo Scateni (presidente), ha esaminato cinque laureandi triennali e due magistrali.

Questi i nomi dei cinque laureati del corso di laurea triennale in Informatica: Mattia Campus, Simone Mameli, Martina Carmela Piccu, Matteo Porcu e Michele Saba. I primi due laureati del corso di laurea magistrale in Informatica in seduta telematica, hanno successivamente discusso brillantemente due tesi sui temi dei modelli conversazionali (chat bot) e del riconoscimento multibiometrico, temi di stringente attualità.

Più nel dettaglio Marco Guria, originario e in collegamento da Fonni, si è laureato discutendo una tesi dal titolo “An Application of the Dialogflow Platform” che tratta dell’impiego di tecnologie di Intelligenza Artificiale per il dialogo diretto multipiattaforma con un interlocutore umano, mentre Hicham Lafhouli, originario e in collegamento da Tempio Pausania, si è laureato discutendo una tesi dal titolo “Exploring Algorithmic Fairness in Deep Speaker Verification” sull’affidabilità degli attuali sistemi di riconoscimento vocale, sui rischi di travisamento e sulla verificabilità dell’identità dell’utente.

Entrambi hanno sviluppato la loro tesi sotto la supervisione del prof. Gianni Fenu, docente di Informatica e delegato di Ateneo per l’ICT: “La particolare rilevanza della disciplina e il riconosciuto livello di qualità degli studenti in Informatica dell’Ateneo cagliaritano – è il suo commento - consentono di immettere nella società professionalità alte che ci auguriamo portino alla crescita complessiva del settore ICT, ben rappresentato in Sardegna, ma con ampi margini di sviluppo, diretto e indiretto, cui l’Università contribuisce con la ricerca, l’alta formazione e i rapporti col territorio”.

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