Un grande foglio bianco, i colori e giù, di botto, la creatività di un bravo artista: Mauro Lorrai, 40 anni, non ci ha pensato due volte e ha messo insieme nel suo “girovagare di idee” diversi protagonisti correlati tra loro per comporre la sua Sardegna quella di tutti noi, di chi combatte e di chi non si arrende e guarda al futuro: “Seguendo ormai da parecchie settimane i vari tg con le varie informazioni – dice Mauro a Sardegna Live - ho notato che questa situazione è più seria e grave di quanto si pensasse all'inizio. E' una vera "guerra" a cui l'Italia ci ha chiamati per combatterla, non con armi, ma "stando a casa in ciabatte". Durante questa "prigionia forzata" ho riflettuto e cercato di immaginarmela un pò così. Nel mio disegno ho cercato di rappresentare, una Sardegna sì ferita e un pò triste, ma nello stesso tempo con una voglia immensa di vittoria. Infatti – aggiunge l’artista di Sant’Antioco - ho illustrato innanzitutto coloro che sono i nostri "angeli" forze dell'ordine, il 118, e tanti altri che non son stato ad illustrare. Al centro un infermiere che lancia un messaggio di speranza ed un invito all'unione (in dialetto Logudorese) tutti insieme uniti vinceremo questa guerra, all'infermiere ho voluto sfumare il camice con la nostra imponente bandiera. Ho immaginato poi un contesto dove il pubblico è sempre numerosissimo (Sa Sartiglia), dove su Componidori con la sua spada "mette fine" a questo mostro silenzioso che ha seminato vittime dappertutto. Dopo, giunta la vittoria, la nostra Sardegna torna ad esser libera, sana e viva, così come i suoi simboli pìù popolari, come i merdules e i boes ed infine c'è chi addirittura sullo sfondo di verdi prati con tipici nuraghi sulla collina brinda la vittoria con la nostra Anima Sarda, la birra Ichnusa”. 

Mauro Lorrai è principalmente un ritrattista, è appassionato del disegno in tutte le sue forme, è un autodidatta: "figlio d'arte" in quanto il nonno e la zia erano pittori: “Fin da piccolo cercavo di imitarli – ammette - scarabocchiando su fogli d'album e cercando di imitarli. Ho iniziato a disegnare e a fare i miei primi lavoretti discreti all'età di 14 anni. Ora sono arrivati i 40 e in quanto disoccupato, ho cercato di fare della mia passione, il mio attuale lavoro”.