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Coronavirus. Congiu (Pds): “Serve una Rete dei servizi sanitari Territoriale”

“La Sardegna non può rispondere al bisogno collettivo di salute solo con gli Ospedali e solo nei grandi centri urbani”

Coronavirus. Congiu (Pds): “Serve una Rete dei servizi sanitari Territoriale”

Di: Antonio Caria


Sanità e lavoro furono i motivi della contrapposizione tra l’allora Giunta regionale guidata dal Francesco Pigliaru e il Partito dei Sardi.

A ricordarlo è stato Gianfranco Congiu che ha voluto dire la sua sull’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.

“I fatti di questi giorni (con gli assist alla sanità privata) ci dimostrano che un modello sanitario efficiente non può reggersi solo sulla Rete Ospedaliera ma deve poter poggiare su una robusta Rete Territoriale, oltre che su una efficace Rete dell’Emergenza Urgenza”, scrive Congiu su Facebook.

“Una regione così vasta come la Sardegna – prosegue – non può rispondere al bisogno collettivo di salute solo con gli Ospedali e solo nei grandi centri urbani. Il bisogno di salute è tale anche nelle periferie, nelle isole minori, negli ambiti non densamente popolati. Oggi stiamo provando sulla nostra pelle la mancanza di una adeguata Rete Territoriale. Anche l’approccio del nuovo esecutivo guidato da Solinas, poggia quasi ed esclusivamente sul sistema ospedaliero”, .

“Risultato? – specifica Congiu – Verticalizzazione dei servizi verso gli ospedali, congestione delle strutture ospedaliere, saturazione dei posti letto. La recente pandemia ha aperto gli occhi: la indisponibilità di una adeguata Rete Territoriale non consente oggi di decongestionare in tempi rapidi gli ospedali trasferendo i pazienti ordinari nelle strutture periferiche e liberando quindi i posti letto degli ospedali a vantaggio dei pazienti Covid”.

“Mi consta – sottolinea – che diversi distretti sanitari particolarmente illuminati (il nostro è uno di quelli) stiano interloquendo proprio in questi giorni con le strutture sanitarie centrali e stiano a gran voce manifestando disponibilità ad accogliere pazienti NoCovid bisognosi comunque di terapie e cure, ma la pianificazione evidentemente non sta seguendo queste logiche che appaiono di puro buonsenso”.

“Oggi possiamo dire che avevamo ragione noi quando nel 2018 ponevamo prepotentemente il problema della inadeguatezza della risposta sanitaria e del rischio di affidarsi solo agli ospedali. La costruzione, oggi come allora, di una Rete dei servizi sanitari Territoriale avrebbe,– a suo modo di vedere –  tra le altre, arginato questa nuova ondata di “privatizzazioni” figlia, non solo, di quelle logiche messe bene in evidenza da Paolo Maninchedda e Vito Biolchini, ma anche di una sostanziale inadeguatezza del sistema sanitario costruito attorno ad un modello ospedalcentrico “urbano” e molto poco sanitario comunitario”.

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