Oristano

Oristano: situazione critica nel carcere di Massama, si cercano medici

I sindacati sottolineano che "negli ultimi anni c'è stato un aumento delle visite ospedaliere e/o ricoveri, con il rischio che possa accadere qualcosa ai pazienti comuni"

Oristano: situazione critica nel carcere di Massama, si cercano medici

Di: Redazione Sardegna Live, foto Comune di Oristano


Un avviso pubblico per la ricerca di medici che si occupano dell'assistenza penitenziaria per gli istituti di pena della Sardegna è stato pubblicato dall'Ares. Il bando segue l'ultima denuncia dei sindacati della polizia penitenziaria, che ieri hanno si sono riuniti in un presidio davanti al carcere di Massama , a Oristano, che si trova in una delle condizioni più critiche dell'Isola, perché " si è venuta a creare una situazione difficile, conseguente al trasferimento del quarto sanitario in servizio ", ha spiegato il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi.

Già nelle settimane scorse, però, i segretari di Osapp, Fsn Cisl, Cgil Fp Pp e Cnpp avevano lanciato diversi appelli, l'ultimo alle forze politiche presenti in Consiglio regionale, per sollecitare un intervento della politica sul fronte della sanità penitenziaria, visto che gli agenti sono " costretti ad espletare il proprio compito istituzionale all'interno dei nosocomi della Sardegna con livelli inadeguati a garantire la sicurezza ".

" Da anni denunciamo questo status di cose chiedendo che vengano istituiti i repartini detentivi all'interno dei nosocomi provinciali ma purtroppo fino ad oggi non si sono avuti riscontri positivi, solo promesse non mantenute - hanno osservato in una lettera aperta -. Il livello della presenza in carcere di detenuti mentalmente instabili ha raggiunto numeri inaccettabili con conseguenza drammatiche, detenuti che aggrediscono altri detenuti arrivando a provocarne lesioni gravi e, purtroppo, finanche la morte.Aggrediscono i poliziotti penitenziari e gli operatori sanitari minando giornalmente l'ordine e la sicurezza interna ed esterna dell'Istituto penitenziario ”.

I sindacati ricordano che "negli ultimi anni vi è stato un aumento vertiginoso delle visite ospedaliere e/o ricoveri ed il tutto avviene all'interno dei reparti ospedalieri con l'alto rischio che possa accadere qualcosa di grave o di irreparabile ai pazienti comuni. La sofferenza del sistema sanitario regionale si riversa inesorabilmente sul sistema sanitario penitenziario dove la mancanza di specialisti accentua il malessere, malessere che puntualmente viene sfogato dal detenuto in aggressioni fisiche verso chi in quel momento si trova a gestirlo".

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