Quartucciu

Quartucciu. “Liberarsi dai debiti per sempre è possibile, io ci sono riuscito”

450.000 euro di debiti con le banche cancellati dallo Stato con la legge 3 del 2012, detta anche legge anti-suicidi o salva suicidi: la storia di Gianluca

Quartucciu. “Liberarsi dai debiti per sempre è possibile, io ci sono riuscito”

Di: Sabrina Cau


“Conoscere la realtà di Legge3.it creata da Gianmario Bertollo è stato come vedere, finalmente, la classica luce in fondo al tunnel in un momento della mia vita in cui mi sentivo davvero perso e non sapevo a chi rivolgermi. Quella luce mi ha consentito di liberarmi da uno stato di sovraindebitamento diventato insostenibile” rivela ai nostri microfoni Gianluca Angius, 49enne di Quartucciu.

Gianluca, intervistato da Sardegna live il 23 giugno 2022, desidera condividere ancora la sua storia di rinascita, arricchita con dettagli e precisazioni, solo per poter aiutare il maggior numero di persone possibile. 

Un’azienda di famiglia impostata sulla meccanica delle automobili che, in breve tempo, diventa la concessionaria Auto 2000, un’attività commerciale di tutto rispetto il cui volume d’affari aumenta in maniera esponenziale fin dai primi mesi, è l’inizio della mia storia”.

Quel successo iniziale è il primo pezzo di un puzzle, la cui intera figura, si sarebbe rivelata solo dopo il 2008 con la crisi economica mondiale. Un vero e proprio tsunami che spazzò via ogni possibilità di mantenere in piedi l’azienda della famiglia Angius.

“Il settore automobilistico fu colpito aspramente e, giocoforza, le nostre entrate subirono un duro contraccolpo. Abbiamo cercato di non arrenderci - ci dice Gianluca con un tono di voce che è un mix di emozioni accese dal ricordo di quei momenti - ma alla fine, siamo stati costretti a licenziare i dipendenti e ad accettare il fallimento dell’azienda che, i nostri genitori, avevano portato avanti con sacrificio. La devastante ripercussione economica ed emotiva ci costrinse a chiudere la concessionaria e a mettere all’asta i beni di famiglia, tuttavia la morsa del sovraindebitamento era già troppo stretta”.

Si, perché 450.000 euro di debiti sono un cappio al collo difficile da slegare e Gianluca si trova ad affrontare una situazione che avrebbe messo a dura prova chiunque.

Ma cos’è il sovraindebitamento?

Il Codice della crisi d’impresa lo definisce: “lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell'imprenditore minore, dell'imprenditore agricolo, delle start-up innovative di cui al decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza”.

Pertanto, uno stato di crisi economica quasi inconvertibile che si verifica quando l’ammontare dei debiti è nettamente più alto del reddito disponibile e, conseguentemente, diventa impossibile far fronte ad ogni spesa. Sono sette milioni gli italiani che non riescono a saldare i propri debiti, vittime di una crisi economica che sembra non finire mai. Tutto questo porta, alcune volte, a conseguenze dettate dallo sconforto e dalla disperazione per aver perso tutto. Famiglie distrutte o costrette a vivere in un limbo di paure e di incertezze all’insegna del “fine pena mai”. Gianluca, che da 13 anni è un dipendente Arst, sa bene cosa significa portare il peso di una grave pressione debitoria.

“Dal 2012 le banche hanno cominciato a prelevare un quinto del mio stipendio con la naturale conseguenza di una vita fatta di privazioni continue, notti insonni e preoccupazioni apparentemente insormontabili. Molto spesso – continua - chi cade nell’emergenza debiti, ha lavorato onestamente una vita intera e si ritrova ad essere surclassato da situazioni al limite del vivibile. La legge contro il sovraindebitamento aiuta a riconquistare il diritto alla speranza e a ricominciare a vivere”.

Gianluca è riuscito a farsi cancellare dallo Stato ben 450.000 euro di debiti con le banche e ad avere finalmente sollievo grazie, appunto, alla legge 3 del 2012, per questo motivo il suo desiderio è quello di riuscire ad aiutare e a dare la giusta forza a chi sta vivendo il collasso economico per preservarne e tutelarne la dignità, scongiurando quegli epiloghi dall’esito scritto e riscritto troppe volte. “Vorrei che le persone vittime del sovraindebitamento, una delle piaghe sociali più temibili, capissero che c’è un modo per salvarsi rivolgendosi a dei professionisti. Un modo per ricominciare. Io sono a disposizione di chiunque abbia bisogno di informazioni su questa legge - conclude - potete contattarmi anche sul mio profilo Facebook”.

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