Cagliari

Ecco i primi tagli, post decreto, delle rotte Ryanair in Sardegna

La compagnia irlandese cancellerà per l'inverno dalla Sardegna tre rotte nazionali

Ecco i primi tagli, post decreto, delle rotte Ryanair in Sardegna

Di: Redazione Sardegna Live


Tetto alle tariffe per i voli sulle isole? Ryanair continua a rispondere “No, grazie” e fa appello al governo italiano perché abroghi immediatamente il provvedimento che lo impone. 

"Fermiamo questo decreto legge – commenta, infatti, Jason Mc Guinness - per evitare ulteriori danni irreparabili e, invece, rendiamo l'Italia più competitiva togliendo la tassa chiamata addizionale municipale su tutti gli aeroporti della Penisola"   

La compagnia irlandese cancellerà per l'inverno dalla Sardegna tre rotte nazionali, quali:

  • Trieste (da Cagliari); 
  • Bari (da Alghero);
  • Treviso (da Alghero).

Ridotte, inoltre, le frequenze su altre sette rotte, compresi sei collegamenti nazionali essenziali per:

  • Roma;
  • Milano (Bergamo e Malpensa);
  • Catania;
  • Napoli;
  • Venezia;
  • Bruxelles Charleroi.

"Questo illogico decreto ideato a Roma che fissa un tetto illegale sui prezzi - ha sottolineato lo chief commercial officer di Ryanair - minaccia di vanificare tutti gli sforzi che Ryanair e il management degli aeroporti sardi continuano a fare in stretto contatto per sviluppare una crescita a sostegno della vitale connettività dell'isola". 

Per il manager, "i principi economici di base impongono che l'unica soluzione credibile e a lungo termine per abbassare le tariffe tra le isole di Sardegna e Sicilia e l'Italia continentale, sia aumentare il numero di voli offerti". Mc Guinness ha inoltre ricordato che "l'addizionale municipale aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle isole alla terraferma".

L'impegno invernale del vettore low cost in Sardegna prevederà per Cagliari un investimento totale di 200 milioni di dollari con due aeromobili basati, invece di tre. In totale saranno 29 le rotte (tre in meno), oltre 200 voli settimanali e circa 3,2 milioni di passeggeri (300 mila in meno sulla pianificazione pre-decreto). "Purtroppo, Ryanair non sarà in grado di sbloccare il vero potenziale della Sardegna se il governo italiano continuerà a introdurre unilateralmente decreti illogici e illegali - ha ribadito Mc Guinness - che servono solo a danneggiare la connettività insulare, in particolare nei mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda". 

“L'annuncio Ryanair mina il settore in difficoltà” – Non si è fatto attendere il commento del segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu. Le sue dichiarazioni sono arrivate a fronte delle parole del chief commercial officer Jason Mc Guinness. “L'annuncio del taglio delle

rotte del vettore Ryanair a seguito di un dispositivo di legge governativo, giudicato dalla compagnia aerea irlandese illegittimo, non fa altro che minare un settore già fortemente in difficoltà per una già avvenuta liberalizzazione sfrenata e senza regole".

"La stagione estiva, di fatto non è ancora conclusa, e tutti ci aspettavamo una ripresa del traffico aereo anche nei prossimi mesi di spalla con nuove rotte e più frequenze anche oltre la continuità territoriale - aggiunge il sindacalista - Invece, rispetto ad un più che corretto, seppur tardivo, intervento legislativo, la più grande compagnia aerea presente nel nostro Paese inizia ad operare una retromarcia repentina".

Secondo Boeddu, "per non mettere a rischio i livelli occupazionali e la mobilità dei cittadini è necessario predisporre una task force in maniera che altre compagnie aeree, sia tradizionali sia low cost, siano incentivate a collegare la Sardegna con il resto del Paese e d'Europa" 

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