Cagliari

Paolo Casu, ispettore Asl derubato: “Ringrazio i Carabinieri in borghese e i loro colleghi della Radiomobile, in una città deserta c’è chi approfitta della situazione per delinquere”

Soldi, chiavi e auto di servizio, tesserini personali e molto altro: il giubbotto recuperato e la folle corsa del ladruncolo

Paolo Casu, ispettore Asl derubato: “Ringrazio i Carabinieri in borghese e i loro colleghi della Radiomobile, in una città deserta c’è chi approfitta della situazione per delinquere”

Di: Alessandro Congia


L’ex consigliere comunale ed ispettore sanitario Asl, Paolo Casu, tutto poteva aspettarsi tranne che, in una città desolatamente deserta per via dell’emergenza Coronavirus, un ladruncolo potesse approfittare di una manciata di secondi di distrazione per balzare dentro l’auto di servizio e rubargli un giubbotto e un copri abito.

Dentro le tasche però Casu aveva non solo il portafoglio e altri oggetti personali di valore o soldi, ma anche chiavi di casa, tesserini identificativi e documenti importanti: è bastato che l’ex consigliere si distrasse pochi attimi per riportare l’auto di servizio nei parcheggi riservati che poco distante, dall’Exmà di via San Lucifero, un uomo ha afferrato ciò che c’era poggiato sul sedile per proseguire tranquillamente la sua “passeggiata” come se nulla fosse.

Per fortuna Paolo Casu si è accorto di ciò che era accaduto e della sparizione dell'indumento pochi istanti prima, ha chiamato quell’individuo per avere chiarimenti e da lì è iniziata una folle corsa a piedi verso via Sonnino: "Vorrei ringraziare i due signori, con il mio amico Simone e il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Cagliari – dice Paolo Casu - che mi hanno aiutato a recuperare il mio giubbotto con dentro documenti e chiavi trafugati da dentro la mia macchina sotto la sede del mio Servizio Ats Sardgna, da un basta*** senza sensibilità e senza scrupoli. Mi ha fatto correre per 2 km, sei riuscito a scappare, ma almeno il mio giubbotto l'abbiamo recuperato.... Essere un ladro ti qualifica già come una m**** umana, ma esserlo in piena emergenza sanitaria, ti qualifica ancora di più come feccia umana..... Scusate lo sfogo ma oggi – conclude Casu - dopo dieci ore di servizio, potete immaginare come possa far piacere trovarsi davanti m**** del genere.... Buona serata a tutti”.

In realtà i “due signori” altro non erano due Carabinieri in borghese che, assistendo alla scena nei pressi della corsia preferenziale di via Sonnino e vedendo il fuggitivo con ancora sotto braccio il giubbotto, lo hanno inseguito.

Inseguimento che però si è concluso poche centinaia di metri più avanti, in vico Lanusei, quando il malvivente, corporatura esile e dall’aspetto giovanile, ha buttato in terra l’indumento con dentro tutti gli oggetti personali per poi saltare un muretto e dileguarsi.

L’arrivo della Gazzella del 112 ha poi fatto scattare le ricerche: in serata è stata fermato una persona, ma sono in corso gli accertamenti con l’acquisizione delle immagini delle telecamere della zona per cercare di identificare meglio l'autore del gesto: “La cosa che mi ha terribilmente infastidito – ha detto Paolo Casu al telefono con Sardegna Live – è stato il gesto di chi si è approfittato di un periodo davvero triste e di emergenza per continuare a delinquere, e se fosse stato un anziano o una donna la vittima del furto? Immaginatevi con tutti i negozi chiusi, dover rifare le copie delle chiavi di casa, dell’auto, i documenti, i soldi pazienza, ma – aggiunge Casu – ho trovato solidarietà, come alcuni autisti del Ctm che mentre inseguivo il delinquente, mi hanno indicato dove stesse scappando e poi gli stessi Carabinieri che ringrazio di cuore. Almeno è merito loro – conclude l’ex consigliere comunale ed ispettore Asl – che l’episodio ha avuto un epilogo a lieto fine, o quasi”.

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