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Dopo le denunce sui social, riprese anche dalla stampa, da parte degli operatori sanitari degli ospedali della Sardegna, giunti allo stremo in alcuni reparti in prima linea nella lotta al coronavirus, partono i primi esposti nelle procure dell'Isola, in particolare a Cagliari.
Nel frattempo, a Tempio c'è già un’inchiesta aperta per il trasferimento di un paziente positivo al tampone. A darne notizia sono i quotidiani locali, che riportano la posizione del sindacato dell'associazione dei medici dirigenti che ha chiesto l'intervento della magistratura.
Nel documento i medici invocano "il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro", evidenziando alcune carenze.
"In particolare, in questi giorni molti medici delle terapie intensive e del sistema 118 Sardi operano sprovvisti di maschere FFP3, fatto gravissimo. Alcuni reparti hanno altresì lamentato perfino la carenza di mascherine chirurgiche", scrivono nell'esposto i medici. A Nuoro spunta anche una lettera del personale, riportata dalla Nuova Sardegna e nella quale si segnala la "gravissima situazione che in questo momento si trovano a vivere gli operatori del laboratorio analisi del San Francesco".