PHOTO
"Oggi mi sono sentita discriminata per il mio essere prudente, per avere un tumore e per rispettare le regole come brava cittadina".
Tatiana, nome di battesimo (ma niente cognome per rispettare la sua privacy da malata), ha appena 31 anni ed abita a Mulinu Becciu.
È pensionata, ha un Chemodectoma situato tra orecchio e gola. È un tumore raro per sua fortuna è benigno: "Due anni fa - racconta la ragazza - mi è stato diagnosticato un tumore raro che tutt'ora curo. Tra le 17e30 e le 18 mi reco al market del centro commerciale con guanti e mascherina (non ho anticorpi e non posso permettermi errori con questo virus). Appena parcheggio la macchina noto subito gli sguardi dei passanti ma me ne frego e vado a fare un po' di spesa. Entro nel negozio - continua Tatiana nel suo racconto - saluto e vedo subito il commesso che mi guarda come se avesse visto un alieno, vado avanti nelle corsie e vedo il collega che si gira ed inizia a ridere, il secondo che ho visto chiama il collega in cassa per avvicinarsi ed iniziano a prendermi in giro con risatine e frasi. Non ti nego che la cosa mi ha fatto male ma li per li lascio perdere. Prendo quel poco e vado in cassa per pagare, distanza di sicurezza e tutto ovviamente, arriva il mio turno (il secondo commesso che ho visto nel fratempo aveva aperto l'altra cassa, quella dove ero io) saluto e lui neanche mi risponde così come non mi guarda in faccia. Pago, saluto di nuovo e nulla. Mi sono sentita triste - conclude lei - mai per la mia condizione di salute ma per questo atteggiamento davvero crudele di chi non ha davvero umanità".