Per la prima volta, dopo dieci anni, non si terrà “Un sorriso oltre le sbarre” nel carcere di Cagliari-Uta. La manifestazione di solidarietà, dedicata alle donne private della libertà nella Giornata internazionale della donna, è stata sospesa in seguito alle limitazioni agli accessi di volontari e ospiti per prevenire la diffusione del coronavirus. 

Promossa dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e dalla sezione di Cagliari della Fidapa, l’appuntamento, organizzato grazie alla collaborazione dell’Area Educativa dell’Istituto e della Direzione della Casa Circondariale “Ettore Scalas”, consente annualmente alle detenute di trascorrere una mattinata con iniziative che di anno in anno permettono di riflettere sulla realtà femminile dietro le sbarre. Non solo detenute ma anche agenti di polizia penitenziaria efFunzionarie giuridico-pedagogiche che quotidianamente svolgono l’attività di recupero e risocializzazione. 


A caratterizzare l’appuntamento, quest’anno, la presenza di tre medici dell’Ospedale Oncologico “Businco” per parlare di prevenzione e la prima esibizione del nascente “Coro ‘e Uta”.
“Con l’auspicio che presto possa terminare questo momento di grande difficoltà, l’appuntamento per noi – affermano Elisa Montanari (Sdr) e Silvia Trois (Fidapa Cagliari) – è solo rimandato. Appena possibile infatti organizzeremo una giornata speciale con le donne detenute. Desideriamo però rivolgere a loro e a tutte le operatrici dell’Istituto un particolare augurio in una Giornata che celebra l’impegno femminile in ogni settore”.
Nonostante le difficoltà del momento, grazie alla disponibilità del Direttore Marco Porcu, ciascuna detenuta riceverà una busta contenente dei prodotti per la cura della persona grazie alla generosità della socia Sdr Paola Melis, che ha curato personalmente l’acquisto dei prodotti, e di alcune farmacie e Conad di Macomer. Il coronavirus ha anche impedito l’assegnazione del “Premio Solidarietà Donna 2020” a Emma Ibba, per il suo importante e silenzioso contributo alle persone in difficoltà, e il dibattito “Scuola e Carcere: una scommessa per rinascere”.

Tutto rimandato dunque in attesa di riprendere nella normalità anche i colloqui con i detenuti, gli appuntamenti con la parruccheria, con il coro e con il corso di ricamo.