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All’ordine del giorno dell’incontro tra i vertici di Conad e i sindacati del settore commercio di Cgil, Cisl e Uil c’era il piano di ristrutturazione dell’ipermercato dopo la chiusura di ieri, dopo ben 28 anni di attività. “L’incontro si è concluso con un nulla di fatto – afferma Cristiano Ardau - segretario generale della UilTuCs Sardegna – per l’assenza di risposte da parte di Conad sul futuro dei lavoratori.” Il tavolo di confronto territoriale è ancora legato alla vertenza nazionale e agli esiti dell’Antitrust.
“Conad in attesa dell’incontro nazionale previsto per il 5 Marzo ha comunicato solo gli aspetti organizzativi dei lavori di ristrutturazione e che tale periodo si ricorrerà alla cassa integrazione guadagni dei dipendenti impiegati senza dare risposte ai tanti quesiti che ha posto il sindacato sardo.” La riapertura è prevista per il 4 Aprile 2020 con un negozio più piccolo, 4000 metri quadri ma con insegna Spazio Conad. Il nuovo store punterà al settore alimentare, arrivando ad oltre il 30% di prodotti sardi contro il 7% dell’ex colosso francese Auchan; saranno implementati i servizi al banco e i prodotti del fresco.
“Risposte solo marginali – continua Ardau – dove ancora non ci è dato conoscere il futuro dei lavoratori nel medio periodo e nessuna ufficialità sull’arrivo di Decathlon nella restante area.
Conad non ha fatto cenno agli esuberi, non ancora quantificati nelle cifre e dove ubicati e sulle garanzie per chi in esubero e il piano di riassorbimento.
“Un attesa estenuante di una vertenza lunga che continua a vedere poco chiari gli scenari futuri e che destino avranno i lavoratori all’interno del nuovo modello di Conad. Per noi sindacato è scontata la richiesta di aiuto all’assessore Regionale al Lavoro per districare una vertenza complicata. Attendiamo sviluppi dal tavolo di confronto della vertenza nazionale – conclude Ardau – ma serve una stretta sul confronto in Sardegna. Ogni incontro aggiunge solo poche risposte a dispetto di una vertenza che chiede maggior chiarezza per i lavoratori. Dipendenti che attendono la ripartenza e la rassicurazione circa il loro futuro lavorativo.”