Addio Stefano, dopo 8 giorni di coma se ne va un ragazzo pieno di vita: i suoi organi salveranno altre vite umane
Il 22enne era arrivato al Brotzu in condizioni disperate, i medici hanno fatto l’impossibile per salvargli la vita
Di: Alessandro Congia
Ha lottato per ben 8 giorni tra la vita e la morte, ma alla fine quel giovanissimo guerriero non ce l’ha fatta: nel reparto di Rianimazione del Brotzu, i medici hanno fatto di tutto, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Stefano Boi, 22 anni appena, di Assemini, (nella foto della grafica), è la seconda vittima (aveva perso la vita anche Piero Angelo Murru, il 58enne di Siamaggiore), del terribile scontro frontale tra due furgoni , avvenuto lo scorso 20 febbraio, sulla statale 196, nei pressi di Decimomannu.
Stefano viaggiava a bordo del mezzo di una ditta di spedizioni (Bartolini), che è andato a scontrarsi violentemente contro un Iveco Daily che viaggiava sulla corsia opposta. Stefano, conosciutissimo non solo ad Assemini, era un bravo ragazzo, pieno di vita: aveva dato l’assenso per la donazione degli organi. La bruttissima notizia ha lasciato tantissime persone nel dolore: una vita spezzata così troppo in fretta, un destino crudele e un’altra croce in una strada considerata pericolosissima.