Fratelli scomparsi a Dolianova, gli indagati: "Siamo estranei ai fatti"
I carabinieri seguono la pista relativa alle ruggini fra i Mirabello e i Marras
Di: Redazione Sardegna Live
Proseguono le indagini sulla scomparsa di Davide e Massimiliano Mirabello, i fratelli di 40 e 35 anni originari della Calabria ma residenti da tempo a Dolianova. Sul registro degli indagati sono stati iscritti i nomi di Joselito e Michael Marras, padre e figlio di 52 e 27 anni, coi quali i Mirabello avrebbero avuto diversi problemi in passato.
Secondo quanto ricostruito, il primo di una serie di malumori risale a due anni fa, quando il cane di uno dei fratelli venne ammazzato e gettato nel cortile del proprietario, forse perché aveva sconfinato nel terreno dei Marras insidiando un gregge di pecore. Un'Ape Piaggio e un fienile vennero poi incendiati nel terreno di Massimiliano Mirabello. I fratelli denunciarono l'episodio con la convinzione che i responsabili fossero i Marras, aspetto non accertato.
Sarebbe seguita a questi episodi un pestaggio ai danni di Michael Marras. A fine 2018 i fratelli Mirabello, insieme a una terza persona, lo avrebbero colpito alla testa con una mazza da baseball scagliandolo poi contro alcune piante di fichi d'India. Il ragazzo, finito in ospedale, venne sottoposto a 40 giorni di cure.
Per capire se questa escalation di violenza abbia portato alla scomparsa dei due calabresi bisognerà attendere gli accertamenti dei militari. Ulteriori verifiche sono state effettuate sulle tracce di sangue ritrovate, è stato prelevato il Dna dei due indagati e la Fiat Panda dei Marras sequestrata per verifiche.
"Siamo fiduciosi del lavoro che stanno svolgendo gli uomini del Nucleo investigativo. Padre e figlio si dichiarano estranei ai fatti, quello che intendiamo evitare è che venga fatto un processo mediatico", dichiara Patrizio Rovelli, avvocato che difende Michael Marras, mentre il padre è rappresentato da Maria Grazia Monni.
"Abbiamo ricevuto il mandato ieri sera, abbiamo preso le posizioni dei due separatamente e stiamo valutando una serie di elementi. Oggi pomeriggio accompagniamo i nostri assistiti per il prelievo del Dna. Entrambi sono stati sentiti nell'immediatezza della scomparsa e hanno fornito risposte che li collocano fuori dai fatti in contestazione", spiega il legale.
