Cagliari

Femminicidio a Ossi, Giulia Giornaliste: “Dolore e sgomento per questa ennesima violenza inaudita che ha colpito una donna”

Il commento di Giulia giornaliste Sardegna, l'associazione impegnata anche a difendere i diritti democratici e il pluralismo dell'informazione

Femminicidio a Ossi, Giulia Giornaliste: “Dolore e sgomento per questa ennesima violenza inaudita che ha colpito una donna”

Di: Alessandro Congia


Una morte orribile, un dramma assurdo, ancora una volta concepito da un ex compagno possessivo, morboso, violento e capace di fare del male, di dar botte ad una donna, di ammazzarla, senza scrupoli, con un fendente al petto.

Sdegno, rabbia, incredulità e dolore, tanto dolore e sofferenza, soprattutto per due bimbe di appena 11 anni, rimaste orfane di una madre. Sabato notte, la terribile notizia dell'aggressione di una donna 41enne, il raptus omicida si è consumato in pochissimi minuti e i fatti sono ormai noti: l'ex compagno è in arresto con la pesantissima accusa di omicidio volontario. 

Lo sdegno e lo sgomento arriva anche dal mondo del giornalismo sardo, delle donne impegnate sui media anche e soprattutto contro la violenza sulle donne: è il caso di Giulia Giornaliste Sardegna, che commenta l'accaduto: “Giulia Giornaliste Sardegna apprende con dolore e sgomento la notizia dell’ennesimo femminicidio in Sardegna. Zdenka Krejikova è stata accoltellata a morte dall’ex compagno, Francesco Baingio Douglas Fadda, che già in passato aveva avuto comportamenti aggressivi nei suoi confronti.

A nulla è servito, con tutta evidenza, il divieto di avvicinamento emesso dal giudice. L’assassino ha potuto aggredire la sua vittima, accoltellarla in un bar e fuggire con la donna moribonda e le sue figlie, certamente terrorizzate.
Il suo arresto purtroppo non mette fine al dolore e al trauma delle piccole, che culmina con la morte della madre, ma ha messo radici nei soprusi di cui sono state testimoni in precedenza.

Giulia Giornaliste Sardegna ribadisce che il femminicidio di Zdenka Krejikova non è un episodio a sé stante, ma la più recente e cruenta manifestazione di una capillare e costante ragnatela di violenze che colpisce le donne. Gli organi di informazione devono tenere i riflettori sempre accesi sui casi di violenza per poter esercitare la funzione sociale di prevenzione della violenza di genere e domestica riconosciuta specificamente ai media dalla convenzione di Istambul e richiamata dal Manifesto di Venezia sottoscritto da migliaia di giornalisti e giornaliste”.

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