Cagliari

Cagliari dice addio a Cristiano Picciau, "l'uomo di via dei Giudicati" aveva 51 anni

Trovato morto ieri mattina in un'aiuola di via Liguria, dopo che non aveva fatto rientro a casa. Il ricordo commosso degli utenti sui social

Cagliari dice addio a Cristiano Picciau,

Di: Redazione Sardegna Live


Cagliari piange la scomparsa di Cristiano Picciau. L'uomo, 51 anni, era noto a tutti: la sua morte ha lasciato sconforto e rammarico fra conoscenti e familiari. Cristiano aveva 51 anni, ed era un volto notissimo nella zona di via dei Giudicati, dove era solito chiedere l'elemosina o fermare i passanti per fare amicizia e scambiare quattro chiacchiere.

Il corpo senza vita è stato trovato ieri mattina da un passante fra le aiuole di via Liguria. L'uomo aveva una famiglia: a casa c'erano gli anziani genitori che lo attendevano. Ma Cristiano era solito girovagare per le vie della città, dove da anni la gente era abituata a incontrarlo. Sui social numerose le testimonianze di chi ha avuto modo di farne conoscenza.

Commenti che si dividono fra il dispiacere per la sua scomparsa e il rammarico per le condizioni in cui il 51enne ha vissuto in tutti questi anni. Famiglia e amici non lo avevano mai abbandonato: Cristiano, che aveva deciso di vivere la vita a modo suo, tornava sempre a casa a fine giornata, raccontano i familiari.

Quando nella notte fra il 6 e il 7 maggio non ha fatto rientro è aumentata la preoccupazione. Alla fine sarebbe stato il fratello a riconoscerlo, inerme su quel marciapiede. Una persona umile, un uomo socievole ed educato: così ne parlano tutti. Era ben voluto e apprezzato per la sua genuinità.

Stefano Marras, autore del bellissimo scatto in copertina, ci ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Cristiano: "Non dimenticherò mai il suo sguardo intenso e penetrante". Il fotografo ricorda il giorno in cui decise di immortalare il volto dell'uomo di via dei Giudicati: "Sono uscito con la macchina fotografica sapendo di trovarlo all'incrocio con via Bacaredda".

"Arrivato sul posto attendo che Cristiano rientri sul marciapiede - racconta -. Gli parlai della mia arte, dicendogli che ero un fotografo ritrattista e che avrei voluto ritrarre l'intensità della sua espressione. Prima ancora di decidere se accettare o meno la mia proposta gli avevo chiesto di osservare il mio telefono affinché potesse verificare che tipo di immagini realizzassi. Mi diede il permesso e così scattammo la foto".

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