Cagliari

Vertenza latte: pastori divisi

L'associazione "Più Sardegna" precisa: "Ci dissociamo, non condividendole, dalle iniziative personali, dai proclami e dai comportamenti di Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi"

Vertenza latte: pastori divisi

Di: Redazione Sardegna Live - Foto d'archivio


Pubblichiamo di seguito la lettera giunta alla nostra redazione da parte dell’Associazione “Più Sardegna”.

“Gli allevatori dell’Associazione “Più Sardegna” si dissociano, non condividendole, dalle iniziative personali, dai proclami e dai comportamenti di Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi.

Conseguentemente, ritengono di non doverli riconoscere come “Leader né Portavoce" dei pastori sardi, preferendo farsi rappresentare, esclusivamente da propri delegati e coordinatori.

Invitano, pertanto, le testate giornalistiche regionali e l'organo politico a volerne prenderne atto anche in fase di convocazione dei tavoli tecnici.

“Più Sardegna”, difendendone l’operato, ribadisce, invece, piena fiducia nell’Assessora dell’agricoltura, non condividendo la richiesta di  dimissioni, avanzata, a titolo personale e con modalità inammissibili e non condivise, dai due  portavoce senza seguito e senza bandiere, i quali pur rappresentando “una minoranza” hanno sottoscritto, per tutti, la famosa e penalizzante “griglia con accordo sul prezzo del latte fissato in 74 centesimi” che ha vanificato le azioni di protesta ed impedito l’adozione di misure diverse e soluzioni più appropriate, relativamente al prezzo del latte.

Riguardo alle bozze di proposta di legge “Talanas, Cocciu, Cera”, l’Associazione giudica positivamente l’iniziativa, apprezzando il metodo del confronto e della preventiva consultazione con la base produttiva, adottato dai consiglieri proponenti e aderendo al loro invito, suggerisce ai fini di una eventuale condivisione unitaria, le integrazioni e modifiche ritenute necessarie per rendere gli atti ricevibili e compatibili con le necessità del comparto.

La proposta dell’Associazione è:

- l’assegnazione di 150 euro a capo e per un solo anno condizionando il pagamento all’adempimento dei seguenti impegni da parte dell’allevatore:

- rottamazione delle pecore più vecchie e meno produttive;

- impegno degli allevatori all’utilizzo dei fondi anche per regolarizzare la posizione contributiva delle loro aziende con l’INPS.

- adesione volontaria degli allevatori al programma di produzione della tipologia di “agnello pesante”

- riduzione del 30% degli abituali conferimenti di latte ovino/caprino, alle strutture casearie industriali, affidando la vendita del corrispondente quantitativo, alle O.P. presenti nel territorio regionale, non escludendo a priori la possibilità di fornirlo alle cooperative che ne facessero richiesta, subordinandolo all’assunzione dell’impegno alla diversificazione della produzione casearia, che dovrà essere orientata a prodotti diversi dal Pecorino Romano;

- impegno della regione al finanziamento delle iniziative progettuali, condivise dall’associazione Più Sardegna da M.P.S. Movimento Pastori Sardi e dai gruppi spontanei di allevatori che da tempo si sono dissociati dalle iniziative dei pastori senza bandiere rappresentati dai due autoproclamati leader."

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