Cagliari

Sanità: ambulanze ferme per carenza di infermieri e autisti

Agus (Progressisti): "Siamo preoccupati soprattutto per i limiti organizzativi del sistema di soccorso"

Sanità: ambulanze ferme per carenza di infermieri e autisti

Di: Arianna Zedda


Francesco Agus, consigliere regionale e capogruppo dei Progressisti, sulle criticità del sistema dell'emergenza-urgenza in Sardegna, si dice insoddisfatto delle rassicurazioni fornite dalla direttrice generale dell'Areus Simonetta Cinzia Bettelini durante l'audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale e annuncia un'interrogazione per verificare la compatibilità delle ultime decisioni prese dall'Areus con le norme e gli standard di sicurezza.

"Ambulanze ferme a causa della carenza di infermieri o autisti, gestione approssimativa dei presidi che complica il lavoro delle associazioni, carenza di personale, un piano di riorganizzazione territoriale opaco e gravemente critico e il caso delle medicalizzate con i volontari a bordo", dichiara Agus.

"Le dichiarazioni pubbliche della direzione sono sempre più in contrasto con la realtà. Siamo preoccupati soprattutto per i limiti organizzativi del sistema di soccorso", spiega. L'ultimo caso, citato dal capogruppo di opposizione, riguarda Muravera, ma situazioni simili si sono registrate anche a Carbonia, San Gavino, Olbia e Bosa: "L'assenza di un infermiere per motivi di salute ha mandato il sistema nel caos e rischiato di paralizzare il servizio di emergenza urgenza - ha ricordato il consigliere -.Per risolvere il problema, ieri l'Areus ha autorizzato, non si sa nel rispetto di quali norme, la possibilità che l'infermiere obbligatorio negli equipaggi delle ambulanze medicalizzate, possa essere sostituito da un soccorritore volontario, cosa che può creare problemi a livello assicurativo, di tutela legale e di garanzia per la salute del paziente", sottolinea Agus.

"Secondo i decreti ministeriali le ambulanze medicalizzate devono avere un equipaggio composto inderogabilmente da un medico anestesista-rianimatore e un infermiere professionale, oltre ad almeno un soccorritore-autista. Non è possibile sostituire un professionista sanitario con un'altra figura. Chiederemo maggiori dettagli per capire se ci siano criticità strutturali del sistema, anche di tipo finanziario, che si vorrebbero risolvere temporaneamente con una direttiva di questo tipo", conclude l'esponente dei Progressisti.

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