34 accertamenti di morte e soltanto 3 opposizioni, con un elevato numero di organi prelevati, in crescita rispetto al 2018 sono dati mersi nei giorni scorsi nel corso di un incontro dal titolo “Natale in corsia”, organizzato dal Coordinamento provinciale Prometeo Aitf Odv con il patrocinio dell'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

“Una occasione importante per i componenti dell'associazione che così – ha dichiarato il coordinatore dell'incontro Marco Di Battista – hanno fatto presente come la donazione e il trapianto abbiano segnato per loro una seconda nascita. Ma è stato anche un momento di riflessione, per ricordare i donatori e il loro atto d’amore”.

Dati che collocano Sassari ai primi posti per le donazioni, ma resta fondamentale il supporto a questo tipo di azioni. “È importante avere risorse dedicate – ha sottolineato il direttore sanitario dell'Aou Bruno Contu – saranno così necessari sempre più specialisti che dovranno far funzionare l'intera macchina dei prelievi e dei trapianti».

“Le donazioni e i trapianti sono un gioco di squadra – ha aggiunto la dottoressa Paola Murgia, coordinatrice locale delle donazioni del Santissima Annunziata – e a Sassari sta funzionando bene, grazie all'impegno di tutti gli operatori sanitari”.

“Sassari ha una vera e propria tradizione e non soltanto per le donazioni – queste le parole di Maria Cossu, direttore della Nefrologia dialisi trapianti dell'Aou – è sempre stata tra i più alti centri e ha rappresentato anche un punto di riferimento per i trapianti di rene, che venivano effettuati per la prima volta proprio trent'anni fa”.

Non sono mancate le testimonianze di trapiantati e familiari. Ognuno di noi – ha concluso il cappellano del Santissima Annunziata don Pietro Bussu – deve imparare a essere un chicco che cade nella terra e porta frutto. Ma perché il bene possa continuare a fare il bene bisogna crederci”.