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È successo di tutto, domenica scorsa, al PalaSerradimigni. La sfida tra Sassari e Fortitudo Bologna è tutto quello che può desiderare un appassionato di basket. Tensione, tecnica, voglia di vincere, capovolgimenti di fronte, fantasia, estro, tenacia. Alla fine, finisce 86 a 80 per i padroni di casa, ma nell’arco del match è accaduto veramente di tutto.
Partono meglio gli emiliani, con Aradori e compagni capaci di volare subito a +12. I sardi non si fermano, scendono in campo più determinati e spinti da Gentile tornano sotto al termine del primo tempo. Dopo l’intervallo la Dinamo Sassari dimostra tutto il suo spessore: alza i ritmi, aumenta i forcing e per gli ospiti non c’è scampo. Inutili gli arrembaggi di un ottimo Aradori e di Cinciarini. Troppo forti Gentile e Bilan, che cresce nel finale di partita.
Successo fondamentale per la Dinamo, che si mantiene in terza posizione, con gli stessi punti dell’Olimpia Milano, e allunga a tre la striscia di vittorie consecutive. Certo, la Virtus Bologna è ancora lontana 4 lunghezze, ma è lì. E il prossimo 22 dicembre c’è lo scontro diretto.
La vittoria del campionato da parte degli emiliani della Virtus è messa in lavagna a 4.50, contro la quota di 21.00 a cui è relegata la Dinamo Sassari. Strafavorita è ancora Milano, con 1.50, mentre Cremona, Brindisi e Dolomiti Energia Trento sono piazzati a 34.00.
Dovrà tenere alta la concentrazione il coach Gianmarco Pozzecco, che ha parlato in questi termini della vittoria contro la Fortitudo Bologna: “Mi sembrava un film già visto, mi è sembrato di vedere di nuovo la partita contro Trieste: una partita a mezzogiorno, in una gara significativa per me. Ero calmo, ma preoccupato: la Fortitudo ci ha messo in difficoltà per 40′, faccio i complimenti a loro”. La sua analisi continua poi facendo i complimenti alla sua squadra, capace di rimanere in partita anche quando non stava esprimendo il suo gioco migliore: “È stata una partita con giocatori in campo che sanno sempre cosa fare, nella pallacanestro vince chi sbaglia meno; è una situazione che sia noi che loro abbiamo”.