Stintino

Stintino. Nuovo look per la torre di Capo Falcone

Diana: “Recuperato un bene di grande rilevanza per il nostro territorio”

Stintino. Nuovo look per la torre di Capo Falcone

Di: Antonio Caria


Si sono conclusi nei giorni scorsi, i lavori di restauro conservativo e messa in sicurezza della torre aragonese di Capo Falcone che svetta sul promontorio che domina il golfo dell'Asinara.

Gli interventi hanno mitigato i processi di degrado e dissesto avvenuti negli anni, con il conseguente distacco e crollo di molte parti della struttura originaria

I lavori, per i l'amministrazione comunale di Stintino aveva messo a disposizione poco meno di 100 mila euro,  hanno riguardato la ripulitura della copertura dai detriti e il recupero dei merli sporgenti. Restaurate anche Le mura esterne mentre le scale sono state messe in sicurezza, la porta di ingresso rinforzata in acciaio corten così da ripristinare l’architrave e sono state ripristinate e rinforzate le scale esterne. Rifatte, invece, quelle interne che conducono al tetto dove sono stati posizionati anche dei parapetti in acciaio.

“Grazie all'accordo con il Demanio dello Stato, con il dottor Giovanni Zito, e alla fattiva collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, nella persona della dottoressa Daniela Scudino – ha dichiarato sindaco Antonio Diana – siamo riusciti a recuperare un bene di grande rilevanza per il nostro territorio. La torre, per la sua posizione nel vertice del triangolo del Santuario dei cetacei, può essere considerata anche un punto di osservazione privilegiato”.

“Si trova, inoltre, all'interno di un'area Sic rilevante –  ha aggiunto – per le biodiversità e dove lo spettacolo delle falesie del mare di fuori rendono unico questo territorio che merita di essere salvaguardato e diventare patrimonio dell'Unesco, assieme alla Pelosa», chiude Antonio Diana.

“Prosegue il nostro progetto di recupero del compendio di Capo Falcone – ha rimarcato l'assessora ai Lavori pubblici Antonella Mariani – e per noi è un orgoglio aver dato una seconda vitalità alla storica torre che guarda il nostro territorio. E adesso punta a recuperare la “casa matta“ un tempo della Marina, poco distante dalla torre”.

L’obiettivo del Comune è quello di realizzarvi una foresteria e un punto di ristoro grazie anche ai 330mila euro dei fondi della Rete metropolitana.

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