Cagliari

Diabetologia al San Giovanni di Dio: il reparto non chiuderà. Le rassicurazioni ai diabetici dell’Aou

L’annuncio ufficiale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dopo le perplessità e le paure avanzate da “Diabete Zero”, di Francesco Pili

Diabetologia al San Giovanni di Dio: il reparto non chiuderà. Le rassicurazioni ai diabetici dell’Aou

Di: Alessandro Congia


“Siamo stupiti da queste voci, nessuno ha mai ipotizzato una cosa del genere”.

E’ la concisa e secca smentita da parte dell’Azienda Ospedaliera Univeristaria di Cagliari di questa mattina: inizialmente, in una nota stampa di “Diabete Zero”, a firma di Francesco Pili, erano state avanzate le paure per "una ipotetica chiusura-trasferimento di Diabetologia dal San Giovanni di Dio al Policlinico di Monserrato".

Nulla di tutto ciò, l’AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) ha totalmente smentito queste voci, confermando di fatto che i due presidi esistenti (San Giovanni Diabetologia Cagliari e Diabetologia Policlinico Monserrato), continueranno ad operare e a garantire l’assistenza dei diabetici senza nessun trasferimento o soppressione dell’attuale struttura di Cagliari.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Diabete Zero.

“Già da tempo diversi iscritti ci chiedono con insistenza sulle voci circolanti sulla prossima chiusura del servizio diabetologico del San Giovanni di Dio a Cagliari e del trasferimento dello stesso al Policlinico di Monserrato. Non sappiamo dare risposte garantire a queste domande ripetute ed anche nel tempo perché non abbiamo avuto notizie ufficiali in merito, nonostante ci sia stato il pensionamento del responsabile dott. Contini e da parte del nuovo dott. Efisio Cossu non ci sia stata nessuna comunicazione ufficiale”. 

Francesco Pili, referente di “Diabete Zero”, è perentorio: “Le poche cose che sappiamo, e che conosciamo per esperienza diretta dei nostri iscritti – dice - è che l’attuale servizio del San Giovanni fornisce assistenza a circa 4500 pazienti, ognuno dei quali ha la stessa diabetologa come medico di riferimento (attualmente sono presenti 4 medici diabetologi) che conosce la storia della persona e i suoi progressi nell’affrontare una malattia che lo accompagnerà nel corso della propria vita.

Nel servizio è attivo un ambulatorio infermieristico il cui scopo e quello di occuparsi della parte educativa relativa ad autocontrollo, terapia insulinica e tecnologia, tutti aspetti importanti nella gestione del diabete.

Da sempre l'utenza può inoltre usufruire dell'intervento delle dietiste, figure professionali fondamentali nel percorso alimentare più adatto alle esigenze dei pazienti, a seconda delle diverse situazioni che ognuno attraversa nella propria vita.

Ci chiediamo – aggiunge il portavoce di “Diabete Zero” - se una volta trasferito il servizio del San Giovanni al Policlinico, le modalità organizzative rimangano le stesse o, se quanto già sperimentato dalle persone che vi accedono, verrà meno. In questo caso, al problema della logistica, che potrebbe essere superato sfruttando i mezzi di trasporto a disposizione (ma sarà vero cosi per tutti?) si aggiungerebbe un problema di continuità assistenziale, fondamentale nel percorso non sempre lineare delle persone che hanno una malattia cronica.

Avere il diabete implica per le persone (molte delle quali anziane), ad accedere continuativamente al servizio di diabetologia, sia per le visite periodiche che per tutte le situazioni legate alla gestione della malattia.

Ecco perché l'Associazione Diabete Zero, a nome di tutte le persone con diabete – conclude Pili - rivendica l'importanza di mantenere l'assistenza diabetologica nel cuore di Cagliari, dove si possa coordinare con gli altri specialisti creando un ospedale diurno che serva la città e l'hinterland, vista la vocazione di non più ospedale con degenze ma di un grande ambulatorio”.

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