Cagliari

Pagamenti comunitari. Coldiretti Sardegna: “Siamo in perenne ritardo”

Cualbu: “Esistono due mondi paralleli che viaggiano a velocità molto diverse”

Pagamenti comunitari. Coldiretti Sardegna: “Siamo in perenne ritardo”

Di: Antonio Caria


“Sui pagamenti comunitari siamo in perenne ritardo e sono la fotografia che esistono due mondi paralleli che viaggiano a velocità molto diverse: quello quotidiano che vivono le imprese (velocissimo) e quello istituzionale che cammina al ritmo lento dettato dalla burocrazia”.

Lo sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che aggiunge: “È chiaro che si tratta di una contraddizione in termini in quando in questo modo l’istituzione, che dovrebbe rappresentare l’alleato delle imprese, quello che dovrebbe incentivarne e facilitare la vita, consentendone attraverso, in questo caso gli aiuti comunitari, di essere competitive nel mercato, ne è nella realtà dei fatti un peso, un ostacolo che le blocca”.

citato il caso della siccità del 2017 dove, secondo i dati di Argea, sono solo 4mila 119 le pratiche istruite e 16mila 510 quelle ancora ferme.

“Non si può aspettare oltre due anni per ricevere i risarcimenti per i danni e i maggiori costi sostenuti dalle aziende. In questo modo si arriva quando il paziente è ormai morto”, questa la denuncia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba.

Una contraddizione di questa macchina “perché – aggiunge Cualbu – la “siccità” riservata ai pastori, sempre del 2017, è stata già liquidata a tempi record. E’ evidente che quando c’è la volontà politica si trovano anche le chiavi per spingere la burocrazia”.

“Ben venga la task force – ha rimarcato Luca Saba –, uno strumento che chiedevamo da tempo e che potrà, se ben utilizzata, dare una boccata di ossigeno e sbloccare le pratiche. Cosi come potrà dare delle risposte l’organismo pagatore sardo. Ma sempre se ben strutturato e guidato altrimenti potrebbe rivelarsi un boomerang”. 

“La nostra proposta – ribadiscono da Coldiretti Sardegna – che abbiamo presentato da tempo è quella dei cosiddetti super Caa: provvedimento che garantisce tempi certi per la conclusione dei procedimenti attraverso il meccanismo del silenzio- assenso: presentata la domanda ai Centri di Assistenza Agricola, se non arriveranno risposte entro  60 giorni per la conclusione dell’istruttoria, la pratica sarà considerata approvata.

“La Legge è presente in Sardegna dal 2013 – ha concluso Saba – ma mentre le altre Regioni sono andate avanti nell’applicazione, da noi non sono stati mai normati i provvedimenti attuativi che rendono possibile il rispetto dei tempi”.

“Il Super CAA – per Cualbu - garantirebbe ai produttori gli auspicati tempi certi e quindi uno snellimento procedurale sostanziale. Non necessita di alcun cambiamento organizzativo in nessuna struttura, ma conferisce solo diversi ruoli ai CAA che libererebbero  carta e impegni burocratici ad ARGEA ed altri Enti che potrebbero dedicarsi con più efficacia ed efficienza, ad altri importanti compiti istruttori”.

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