Scende in campo il Dipartimento di salute mentale oristanese, ecco “I Fenicotteri”
La squadra rappresenterà il Cagliari Calcio nel campionato di quarta categoria
Di: Antonio Caria
Sarà la squadra di calcio a sette “I Fenicotteri” del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze Ats-Assl di Oristano a rappresentare il Cagliari Calcio nel campionato di Quarta Categoria, torneo promosso dalla Figc attraverso la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.
L’investitura ufficiale è avvenuta giovedì 5 dicembre, in occasione della giornata di qualificazione di Coppa Italia tra Cagliari e Sampdoria
È solo l’ultimo dei team che da molti anni usa campi lo sport come terapia e come strumento di inclusione sociale, grazie alla direttore del Dipartimento Gianfranco Pitzalis, l’educatrice Francesca Cappai, la coordinatrice Pietrina Mulas e lo psicologo Rinaldo Peis.
“Il calcio si è rivelato per molti pazienti uno strumento efficace sia nella cura che nella prevenzione della malattia mentale – hanno dichiarato gli operatori del Dipartimento - l’esperienza maturata nell’ambito del calcio a cinque e a sette è stata formativa sia per l’equipe professionale che per gli atleti coinvolti. Le manifestazioni sportive a cui abbiamo partecipato durante tutti questi anni sono state innumerevoli – dai Mondiali di calcio alla Nazionale Sarda - ma sicuramente il contatto con la Figc è stato il tassello mancante del percorso calcistico che ci ha permesso di entrare nel mondo del “vero” calcio”.
“Il campo di calcio è diventato il luogo in cui il paziente compie il primo passo nel ricominciare a vivere con gli altri: persone che in qualche modo hanno smesso di rispettare le regole fuori dal campo a causa della patologia, sono riuscite ad accettare le regole del calcio e questo ha aperto spesso la strada a un completo recupero sociale – hanno concluso – la presentazione alla Sardegna Arena del nostro team, accanto ai campioni del Cagliari Calcio, ha rappresentato per i nostri ragazzi la speranza che nella vita i sogni si possano avverare, anche partendo da una condizione di svantaggio, grazie all’impegno e al lavoro di squadra”.