Cagliari

Volantini e pacchi di depliant abbandonati in campagna o dati al macero? Ora c’è il modo di individuare i “furbetti”

Andrea Zambelli: “Migliaia di volantini della grande distribuzione non vengono mai distribuiti e finiscono ad esempio al macero. Perché?”

Volantini e pacchi di depliant abbandonati in campagna o dati al macero? Ora c’è il modo di individuare i “furbetti”

Di: Alessandro Congia


Pacchi ancora sigillati di volantini che finiscono in periferia, nascosti, abbandonati, oppure ‘rivenduti’ al macero. Accade spesso, con le stesse aziende committenti (Grande distribuzione, supermarket, empori etc), totalmente ignare di ciò che accade: la scorsa settimana è accaduto a Is Coras, vicino a “Villano Trasporti”, in una zona di campagna accanto all’Ecocentro, sulla strada che conduce a Casa In. Sotto una pianta, migliaia di depliant ancora imballati di Mondo Convenienza, Despar e Saponi & Profumi. Sulla vicenda (la zona è stata intanto bonificata), se ne sta occupando la Compagna Barraccellare e il Comune di Sestu.

“Con questo interrogativo, diversi media, fra i quali la vostra testata Sardegna Live di Cagliari, hanno indagato sull’ingente spreco di risorse che sostiene la ‘truffa sotterranea’ della carta da macero dei volantini. La mancata consegna del materiale pubblicitario nelle cassette di posta comporta, nei fatti, un danno economico per quasi tutti i soggetti coinvolti nella catena della distribuzione dei volantini promozionali”.

Andrea Zambelli, direttore generale di Recapito Certo, di Borgo Valsugana, collabora già con diverse aziende sarde che reclamizzano offerte e promo sui comunissimi volantini che abitualmente ogni giorno sulle cassette postali: “Stando a delle recenti inchieste giornalistiche, i grandi marchi della distribuzione dovrebbero investire 50 euro per ogni 1.000 volantini distribuiti – ammette Zambelli - cosa potrebbe succedere quando le agenzie distributrici propongono un costo inferiore? Il costo potrebbe, con fitte reti di subfornitori, venir dimezzato fino a 20 euro ogni 1.000 pezzi. Ne consegue che alcuni (non tutti) arrivano a ricorrere al lavoro nero e/o alla scelta di non distribuire affatto i volantini (truffa)”.

Consegna certificata: come funziona

“Abbiamo pensato, come società Recapito Certo S.r.l, di sviluppare un servizio di certificazione grazie alla geolocalizzazione della consegna del volantino – dice Zambelli - la mappatura del singolo volantino è resa possibile grazie all’utilizzo di codici di lettura (Datamatrix) che identificano il singolo volantino e dall’analisi della consegna in tempo reale. Attraverso la piattaforma di Recapito Certo, le insegne della grande distribuzione possono monitorare l’intera operazione di distribuzione senza violare la privacy delle risorse umane che si occupano della consegna vera e propria. Allo stesso modo, le agenzie del settore possono determinare l’efficacia della distribuzione e l’indice di qualità del servizio offerto”.

I danni ambientali e le truffe

“Quando ho appreso la notizia dei pacchi interi di volantini abbandonati in campagna a Sestu – commenta Zambelli – sono rimasto indignato, soprattutto perché quel metodo è poco corretto e danneggia l’ambiente”.

Zambelli è a capo di un’azienda del Gruppo Bricolife, un insieme di insegne indipendenti operanti nella vendita del “fai da te” che ha sede in Trentino, a Borgo Valsugana, e al suo interno lavora un gruppo di professionisti che lavorano per verificare in modo oggettivo che il recapito del materiale avvenga in modo certo e puntuale.

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