Pozzomaggiore

Anziana immobilizzata e minacciata di morte nella sua abitazione: trovati e arrestati i due rapinatori

Si trovano ora rinchiusi nel carcere di Bancali

Anziana immobilizzata e minacciata di morte nella sua abitazione: trovati e arrestati i due rapinatori

Di: Redazione Sardegna Live


Sapevano che la signora si trovava da sola in casa e ieri, intorno alle 20:30, hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’anziana con il volto travisato da passamontagna.

I due uomini, come riferito dagli investigatori, l’hanno immobilizzata, percossa e minacciata di morte, hanno poi cominciato a devastarle la casa in cerca di oro e contanti.

Nei 45 minuti circa in cui la donna è rimasta nelle mani dei malviventi, che avrebbero continuato a minacciarla in quanto non soddisfatti del bottino fin lì acquisito, fatto di alcuni gioielli e della carta bancomat della malcapitata, quest’ultima è stata in grado di non perdersi d’animo e di mantenere la lucidità necessaria. Ha aspettato che i delinquenti avessero un momento di distrazione per darsi alla fuga da una porta sul retro della propria abitazione. Ha quindi immediatamente allertato i Carabinieri della Compagnia di Bonorva. Intanto, accortisi che l’anziana era riuscita ad allontanarsi, i rapinatori si sono dati ad una precipitosa fuga.

I militari si sono messi immediatamente sulle tracce dei malviventi, battendo palmo a palmo il territorio ed acquisendo tutte le informazioni utili alla individuazione dei sospetti, i quali, infine, intorno alle 23, sono stati intercettati a Thiesi da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Siligo. Questi ultimi, con il supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bonorva e delle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Giave, di Mores e di Pozzomaggiore, li hanno fermati ed identificati. Si tratta di M.A, trentunenne disoccupato, e C.C., ventiquattrenne allevatore, entrambi di Pozzomaggiore.

Le successive attività dei militari dell’Arma hanno permesso di recuperare una parte della refurtiva, tra cui il denaro contante e gioielli, e i passamontagna, nonché di acquisire gli elementi necessari ad inchiodare alle proprie responsabilità i malviventi che, su disposizione della Autorità Giudiziaria, sono stati poi tradotti presso il carcere di Bancali.

Ulteriori indagini sono ora in corso al fine di individuare eventuali altri complici della banda. 

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