Cagliari

Aggredita a Cagliari scampa allo stupro, parla la vittima: “Sono viva per miracolo. Ho paura e temo tutto ciò che mi circonda”

La donna ieri ha formalizzato la denuncia insieme al suo avvocato Gianfrancesco Piscitelli. L’aggressore, un 33enne, è ora rinchiuso nel carcere di Uta

Aggredita a Cagliari scampa allo stupro, parla la vittima: “Sono viva per miracolo. Ho paura e temo tutto ciò che mi circonda”

Di: Cristina Tangianu


L’ha avvicinata in via Maddalena, non lontano dalla stazione dell'Arst, l'ha aggredita e ha cercato di abusare di lei. Le urla della donna hanno fatto scattare l'allarme ai carabinieri e in manette è finito un 33enne senegalese senza fissa dimora, attualmente detenuto nel carcere di UTA.

Questo quanto ricostruito dell’aggressione avvenuta il 26 dicembre scorso ai danni di una dirigente statale. “Sono viva per miracolo - racconta a Sardegna Live - perché la mia reazione e resistenza avrebbero potuto portare il mio aggressore ad utilizzare contro di me il martello, le forbici o il blocco di cemento con cui era armato”. La vittima, non ancora ripresasi dal grave trauma psicofisico, è assistita dall’Associazione Angeli nel Cuore e dallo staff psicologico e legale della stessa.

Ieri, accompagnata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, si è recata presso la Stazione Carabinieri di Cagliari San Bartolomeo per formalizzare la querela contro l’extracomunitario.

“Non ho esitato a formalizzare la querela – spiega la donna a Sardegna Live - e mi costituirò parte civile contro il mio aggressore perché ritengo che se non lo facessi farei un torto alla Giustizia ed a tutte le altre donne che potrebbero subire ciò che ho subito io. Sono viva per miracolo perché la mia reazione e resistenza avrebbero potuto portare il mio aggressore ad utilizzare contro di me il martello, le forbici o il blocco di cemento con cui era armato”.

“Non finirò mai di ringraziare e benedire il Brigadiere Capo Corrado Puddu e il suo collega della pattuglia della Stazione Carabinieri di San Bartolomeo che senza timore, pur aggrediti, mi hanno liberata e sono riusciti, non facilmente, a bloccare ed ammanettare il violentatore – sottolinea la donna -. Non auguro a nessuno di vivere una tale esperienza perché è devastante, vivo ormai nella paura e temo tutto ciò che mi circonda, ho incubi e rivivo sempre l’esperienza di vedere il volto dell’aggressore, di sentirmi in pericolo e senza scampo. Per fortuna i professionisti di Angeli nel Cuore sono davvero degli Angeli e mi sono vicini”.

L’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, legale di fiducia della vittima e consulente dell’Associazione Angeli nel Cuore, intervistato all’uscita della caserma afferma: “Ammiro questa donna che mi ha detto che vuole andare fino in fondo per far condannare il suo aggressore perché si sente in dovere di farlo per tutte le altre donne”.

“Voi sapete – spiega il legale - che sono anni che lotto contro ogni forma di violenza come consulente di varie associazioni, sono anche il referente per la Sardegna del Garante Nazionale delle Vittime di reato e vi garantisco che una delle pecche nella lotta e prevenzione in questi casi è proprio il timore di denunciare, la vergogna, la paura delle voci di paese. Per fine anno 2022 ho avuto con questa due belle soddisfazioni che mi fanno sperare in una svolta comportamentale delle vittime nel denunciare: l’arresto del senegalese per violenza sessuale e la denuncia e arresto del professore di musica a San Gavino il 29 dicembre scorso per violenza sessuale aggravata su minore, entrambi grazie ai tempestivi interventi del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari dott. Daniele Caria, delle Forze dell’Ordine e del coraggio di denunciare”.        

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