Aritzo

Aritzo si conferma terra di cantori e pensa già alla prossima edizione de "Il canto popolare in Sardegna"

Michele Turnu: "Grande soddisfazione per l'edizione appena conclusa, siamo già proiettati verso il 2023 con tante idee e spunti di riflessione"

Aritzo si conferma terra di cantori e pensa già alla prossima edizione de

Di: Pietro Lavena


La prima edizione di "Il canto popolare in Sardegna, tradizione e innovazione a confronto" è stata come previsto un successo. L'evento, tenutosi ad Aritzo tra il 10 e il 17 dicembre, è stato un momento di approfondimento e riflessione sulla storia e le dinamiche legate all'evoluzione della coralità nell'Isola dal canto a tenore alle formazioni polifoniche di ispirazione popolare.

Un doppio appuntamento proposto dal Comune e dalla Pro Loco, con il contributo fondamentale del Coro Bachis Sulis diretto dal maestro Michele Turnu, e scandito da due date. Il 10 dicembre il concerto presso l'Auditorium ITC dei tenores Remunnu 'e Locu di Bitti, Su Remediu di Orosei, Santa Ruche di Oniferi, e il Manuela Mameli duo. Il 17 dicembre, nel pomeriggio, il convegno con relatori gli etnomusicologi Roberto Milleddu e Gigi Oliva e il compositore Emilio Capalbo. In serata, presso la chiesa di San Michele Arcangelo, l'esibizione dei cori Bachis Sulis e Sinfonie d'Altura di Aritzo, diretti entrambi dal maestro Michele Turno, Santa Cecilia di Arborea (diretto dal maestro Riccardo Zinzula), il trio A.Ma.Me di Arborea e il Coro di Bosa diretto dal maestro Gigi Oliva. 

"E' stato un piacere proporre ad Aritzo eventi di questo tipo, soprattutto visto il grande successo di pubblico - commenta Michele Turnu, direttore artistico della due giorni -. Abbiamo svolto tutte le tematiche previste nel progetto e siamo pienamente soddisfatti. I concerti, che hanno messo in luce il fascino delle forme di canto in Sardegna, e il convegno, prezioso contributo all'analisi su tutto quanto concerne le forme di canto nell'Isola".

"Siamo già all'opera per l'edizione 2023. Tante le idee e gli spunti da sviluppare. Alcuni posso anticiparli: la scelta dei testi nelle composizioni di ispirazione popolare, i canti e i riti della settimana santa, i canti e i riti in onore di Sant'Antonio, le forme di muttos tra letteratura e canto a tenore, il coro polifonico come espressione identitaria musico-letteraria".

"Sarà un lavoro ambizioso e complesso - conclude Turnu - che porteremo avanti con l'impegno che anima la nostra passione".

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop