Porto Torres. Uccise i suoceri a colpi d'ascia: negata perizia psichiatrica per Fulvio Baule
Anche la moglie venne colpita dal 40enne di Ploaghe, sopravvivendo. Il 17 gennaio la prossima udienza

Di: Redazione Sardegna Live
Si è aperto oggi a Sassari il processo in Corte d'assise, con giudizio immediato, nei confronti di Fulvio Baule, il 40enne di Ploaghe che lo scorso febbraio uccise i suoceri a Porto Torres colpendoli con l'ascia e ridusse in fin di vita la moglie. Rigettata dalla Corte presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, a latere Monia Adami, la richiesta di perizia psichiatrica sull'imputato, presentata dall'avvocato difensore, Nicola Lucchi. Già calendarizzate le prossime udienze, nelle quali sono ammessi a dibattimento 29 testimoni, 13 per la pm Enrica Angioni e 16 per la difesa.
Sono stati invece esclusi i testi indicati dagli avvocati di parte civile, Gabriele Satta e Gianmario Solinas, che assistono i familiari delle vittime. Baule, presente in aula, ha schivato gli obiettivi di fotografi e cameramen, tenendo la testa bassa per coprire il volto e lo sguardo fisso al pavimento per tutta l'udienza. Il 26 febbraio, dopo aver litigato per strada con la moglie Ilaria Saladdino, di fronte al palazzo dove la donna abitava con i genitori, il 40enne estrasse dal portabagagli della sua auto l'ascia e colpì alla testa prima il suocero, Basilio Saladdino, uccidendolo sul colpo, poi la coniuge e infine la suocera, Liliana Mancusa, morta in ospedale dopo un mese di coma.
La moglie rimase gravemente ferita, mentre Baule fuggì abbandonando per strada i due figli gemelli di un anno che avevano assistito alla strage. Poco più tardi fu lo stesso accusato a costituirsi ai carabinieri di Porto Torres. La prossima udienza si terrà il 17 gennaio con l'audizione dei primi cinque testi indicati dalla Procura.