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Anela. “S'arte de sa liadura”: un viaggio indietro nel tempo fra tradizione, fascino e bellezza

L’8 dicembre lo speciale evento incentrato sulla vestizione del costume tradizionale anelese, che vedrà anche l’esposizione di prodotti tipici artigianali, l’esibizione di maschere tradizionali, la sfilata di gruppi folk e tanto altro

Anela. “S'arte de sa liadura”: un viaggio indietro nel tempo fra tradizione, fascino e bellezza

Di: Alessandra Leo


Affascinante e antico paese di neanche 600 abitanti situato nel Goceano a ben 446 metri di altitudine e circondato da una foresta demaniale di lecci, roverelle e agrifogli, Anela costituirà lo scenario di un evento speciale che vi riporterà indietro nel tempo tra fascino e bellezza: “S'arte de sa liadura”.

Organizzata dall’associazione turistica Pro loco Anela con il contributo della Regione Sardegna secondo le disposizioni della Legge n. 7, la manifestazione si svolgerà il giorno 8 dicembre e sarà incentrata sulla dimostrazione pratica della vestizione del costume tradizionale anelese, la cui particolarità è rappresentata proprio da “sa liadura”, caratteristico copricapo femminile.

Procedura alquanto complessa e di competenza di pochissime donne anziane del territorio, è fondamentale, per questo, farla conoscere e insegnarla alle nuove generazioni.

Ma l’evento sarà arricchito ulteriormente dalla magia del periodo pre-natalizio, tra gli espositori degli artigiani, prodotti tipici, golosità del territorio, mostre, musica, spettacolo, e la suggestiva esibizione di maschere tradizionali.

Si comincerà alle ore 9 con l'apertura degli spazi espositivi di prodotti tipici, artigianato e mostre. Alle ore 11, i visitatori saranno allietati dal concerto dei ragazzi della scuola media di Bono.

Alle 11,30, il piatto forte della giornata con la dimostrazione pratica della vestizione del costume femminile di Anela, seguita dall’esibizione del coro dei confratelli “Santa Margherita” di Bultei.

Alle ore 15,30 si proseguirà con l’esibizione itinerante delle maschere tradizionali: Su Maschinganna e Sa Majaja di Busachi, l’Associazione culturale Sos Tintinnatos di Siniscola, i Sonaggiaos e S'Urzu di Ortueri, l’Associazione Tumbarinos di Gavoi, l’Associazione culturale Sennoreddu de S'Iscusorzu di Teti, Is Cerbus di Sinnai, i Bois - Fui Janna Morti di Escalaplano; e dall’affascinante sfilata dei gruppi folk, commentata da Ambra Pintore: il Gruppo Folk Oleri di Ovodda, il Gruppo Folk Santi Cosma e Damiano di Anela, Tenore Murales di Orgosolo e il Coro Sos Cantores di Benetutti.

A concludere la serata di questa giornata ricca di arte e storia il gruppo Inghiros De Ballu.

SA LIADURA”. Questo tipico e unico copricapo femminile si realizza dopo aver raccolto i capelli in 2 trecce ai lati della testa, chiamati sos cuccalese, con la sovrapposizione di 2 fazzoletti, uno di tela e uno di seta bianca, che passano sotto la gola e vengono legati dietro la nuca.

Sulla testa si pone infine “sa tiazola”, realizzata in tela ''batista'' ricamata a orlo a giorno, a punto quadro o a gigliuccio, tranne che nell' angolo posteriore dov'è invece rifinita con ricamo a punto pieno.

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