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Da oltre una settimana la popolazione di Tonara si è mobilitata in difesa del diritto alla salute. Dal 28 ottobre, infatti, uno dei medici di base operanti in paese è andato in pensione e l’Azienda Sanitaria di competenza non ha al momento incaricato alcun sostituto. I cittadini, così, denunciano la mancanza di un servizio di medicina di base. “Considerate le condizione di profondo disagio in cui già versano le nostre comunità per l’isolamento dovuto alla presenza di naturali barriere geomorfologiche e la difficile viabilità delle strade ad elevata tortuosità che già rappresentano un handicap a se stante – si legge in un comunicato diffuso dai manifestanti –; considerato altresì, che i servizi presenti nel territorio non soddisfano talvolta gli standard assistenziali minimi e non per incuria o negligenza dei singoli operatori, ma per la scarsa propensione a concepirci come territorio e a non voler considerare la possibilità di costruire percorsi di cura e tutela della salute favorendo la promozione di servizi territoriali e di prossimità da parte di coloro che in questo senso ne hanno la responsabilità; non è accettabile che i nostri cittadini, soprattutto quelli più deboli e fragili, debbano rinunciare all’assistenza di base nel proprio comune”.
La nota prosegue: “Dato atto che la popolazione è costituita prevalentemente da anziani (25% al di sopra dei 65 anni) che hanno però il diritto di vivere e essere assistiti dignitosamente nel loro paese; che il numero di disabili costituisce una criticità, che la salute sia un bene primario e irrinunciabile sancito dalla Costituzione che la mancanza del medico nel proprio paese rappresenta un’emergenza e pone un problema di mancato rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza); chiediamo che il servizio di medicina di base sia loro garantito con la presenza di due medici così come è da quasi 40 anni, perché è l’unica soluzione che consente il servizio di qualità cui hanno diritto”.
“La riforma che ha istituito il SSN ha 40 anni – denuncia il comitato che si è attivato a Tonara –, il suo sistematico smantellamento, perché di questo si tratta, è iniziato da tempo: si parlava di razionalizzazione, l’obiettivo raccontato era quello di ridurre la spesa e aumentare l’efficienza, a distanza di tanti anni ciascun cittadino ha potuto contestare quanto niente di più lontano da questo sia la realtà: il servizio è peggiorato la spesa è aumentata. Ora le cose sono due. O le norme applicate non hanno funzionato, ma allora cosa si aspetta a cambiare strategia? O l’obiettivo non era quello raccontato e si procede da anni sistematicamente allo smantellamento del SSN e all’attacco ai diritti dei cittadini. I cittadini di Tonara continuano a tenere alta l’attenzione sulla loro istanza in favore della tutela del diritto alla salute, con un presidio permanente dell’aula consiliare e sono pronti nel caso in cui tale istanza non sia accolta ad accendere i toni con iniziative più forti”.