Bosa

Piaga incendi. Un’altra Bosa: “Non solo cicatrici per la nostra Sardegna”

“Non c'è niente al mondo che può giustificare tutto questo”

Piaga incendi. Un’altra Bosa: “Non solo cicatrici per la nostra Sardegna”

Di: Antonio Caria


Anche Bosa tenta di rialzarsi dopo il terribile incendio che, nei giorni scorsi, ha colpito il suo territorio comunale. Immagini terribili che non potranno mai essere dimenticate.

Ma c’è la forza di ripartire. Lo si capisce anche dalle parole scritte nella sua pagina da “Un’altra Bosa”, il gruppo consiliare di maggioranza guidato dal Sindaco Piero Casula. Ma il loro pensiero va anche a un centro sardo colpito dalle fiamme: Arborea.

Due paesi lontani dal punto di vista dei chilometri, ma uniti nella voglia di far rinascere quei lembi di terra arsi dalle fiamme.

“Al centro delle attenzioni perché il territorio di queste due città è stato devastato, sfregiato, da fuochi che nulla hanno di naturale. Non c'è niente al mondo che può giustificare tutto questo. Oltre a Bosa e Arborea, anche tanti altri comuni del territorio sono stati presi d'assalto, compreso Tinnura e Montresta”, si legge nel post.

Un sentimento di gratitudine che nei giorni scorsi era stato espresso dalla Sindaca di Arborea, Manuela Pintus, ribadito ora dal paese della Planargia: “Rimane il fatto che il sentimento di solidarietà e coesione ha prevalso. Rimane il fatto che lo Stato c'è ed è stato presente con i due Prefetti e la loro organizzazione, con i loro Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Polizia. Rimane che la Regione – scrivono – c'è, c'è un Assessore all'ambiente, presente e attento, con la macchina della Protezione Civile, CFVA e Forestas. Rimane che i Comuni della Planargia hanno messo a disposizione i loro mezzi e uomini per andare in soccorso di chi aveva bisogno. Rimane il fatto che la stampa e le televisioni hanno raccontato i fatti e tutti hanno capito cosa stava accadendo”.

“Ma rimane soprattutto – queste ancora le loro parole – la consapevolezza che la macchina dei soccorsi ha funzionato e ha evitato qualsiasi incidente per le persone, mettendo la sicurezza davanti a tutto. Il Centro Operativo Comunale, in stretto contatto con il Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura, ha lavorato ininterrottamente, grazie allo stretto rapporto con la CRI, i Barracelli, la Polizia municipale e il Personale del Comune”.

“La gente, la popolazione, ci è stata vicina, accettando le nostre decisioni senza mostrare alcun fastidio o resistenza. Grande la Sardegna, grandi Bosa e Arborea. Piccoli gesti che gratificano i tanti volontari che mettono a disposizione il proprio impegno per la comunità. Bosa e Arborea, – concludono – due città diverse ma vicine, talmente vicine che in una notte qualunque hanno unito un'intera regione in un unico sentimento di solidarietà e coesione, insieme alle migliaia di emigrati nel mondo”.

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