Oliena

Ponte di Oloè, il sindaco: “Arrivi un commissario straordinario”

Il Sindaco Bastiano Congiu: “Una cosa del genere non è ammissibile, rasenta il ridicolo”

Ponte di Oloè, il sindaco: “Arrivi un commissario straordinario”

Di: Antonio Caria


Nei giorni scorsi, il Consiglio comunale di Oliena si è riunito per discutere della situazione del ponte di Oloè. Una vicenda che non riesce ad avere un lieto fine e che si è complicata dopo il rigetto dell’istanza di dissequestro.

Nel corso dell’affollata seduta, è stato approvato all'unanimità un documento in cui si richiede un commissario straordinario per il ponte con pieni poteri.

“Una dotazione di risorse professionali e finanziarie adeguata e che all'interno della sua struttura di controllo siano ben presenti e coinvolte nelle scelte le comunità locali coinvolte. Una volta che il documento verrà approvato anche dagli altri consigli comunali della zona si provvederà ad organizzare la trasferta in pullman per la sua consegna a mano in Regione”.

“Oggi per la nostra Comunità è una giornata di Lutto. Siamo velocemente passati dall’allegria dei giorni scorsi in occasione delle Cortes Apertas, alla depressione del Decreto di Rigetto dell’istanza di dissequestro del Ponte di Oloè”, si legge in un documento letto in aula dal Sindaco Bastiano Congiu.

“Che questa fosse una vicenda complicata lo si sapeva già – aggiunge -. Lo avevano capito le amministrazioni comunali precedenti, lo avevano capito i comitati spontanei di cittadini e lo avevamo capito da subito anche noi, tant’è che non ci siamo mai lasciati prendere da facili entusiasmi e proclami, anzi, abbiamo sempre condannato questi modi di fare”.

“Per la verità – rimarca Congiu – avevamo sempre un flebile filo di speranza e di ottimismo che chi è demandato a svolgere il nostro ruolo deve avere, ma c’era anche sempre un po’ di diffidenza. Quel sentimento di diffidenza che abbiamo anche apertamente manifestato in questa sede, quando l’ennesimo “guaritore” di oltremare si è presentato con una valigia piena di soluzioni immediate. E lo stesso trattamento è stato riservato anche agli altri che ad ogni campagna elettorale hanno promesso facili soluzioni al problema”.

“Questa mia personale diffidenza – sottolinea – l’ho subito incamerata anche in occasione dell’incontro che feci con il Procuratore Capo di Nuoro, al quale manifestai il fatto che forse non era il caso di continuare a spendere soldi pubblici su una struttura vecchia se poi non c’era una vera volontà di riapertura immediata del ponte”.

“La risposta fu glaciale – ribadisce – , testuali parole: “Sindaco, se c’è il minimo dubbio che il ponte non è sicuro non si apre!”, queste furono le sue ultime parole prima di congedarsi. In questa vicenda io purtroppo vedo solo sconfitti. Vedo sconfitto e vittima sacrificale, prima di tutto un intero territorio e i suoi abitanti. Le amministrazioni locali di Oliena e Dorgali, che seppur non avendo competenze dirette, hanno cercato in tutti i modi possibili consentiti dalla legge, di far sì che si venisse a capo del problema”.

“Vedo sconfitta la Politica – questa la sua denuncia – quella dei grandi palcoscenici, che ancora una volta ha dimostrato di essere lontana anni luce da quelli che sono i veri problemi della gente. A certi livelli sanno tutto sullo spread, sicuramente importante, ma ai nostri pastori, ai nostri viticoltori, olivicoltori, impiegati, cosa importa dello spread? Abbiamo cercato di tenere calma la gente, di tenere a bada l’esasperazione, la sofferenza, mantenendo sempre un profilo di discussione basso, di dialogo istituzionale”.

“Io personalmente – queste ancora le sue parole – non me la sento più di tenere a bada la gente, a questo punto che lo faccia chi è preposto a farlo, ognuno si prenda le proprie responsabilità. Ho letto attentamente le motivazioni riportate nel decreto di rigetto dell’istanza di dissequestro. Io ho una capacità di intendere media, normale, ma quello che son riuscito a capire mi è sufficiente per confermare quella sensazione che ebbi quando scrissi alla Regione, in estate, quando segnalai che forse la Provincia di Nuoro, non era in grado di gestire una vicenda così complessa.

“In Regione – così Congiu , nella sede dell’assessorato ai LL.PP., ho accusato forse in modo brutale, i rappresentanti della Provincia, li ho accusati di aver fatto la figura dell’armata Brancaleone che va a sfidare l’Esercito Americano. In ciò che viene riportato in questo documento, si denota una superficialità non tollerabile a certi livelli e in simili circostanze! Li ho paragonati ad un giocatore di poker che si siede in un posto al tavolo e non si accorge che dietro di lui è posizionato uno specchio che riflette le proprie carte”.

“Perché questo – tuona Congiu – è quello che hanno fatto, a quanto pare. Sono stati loro a parlare di criticità strutturali del Ponte, ed è normale che lì i consulenti del Magistrato si sono infilati. E come che gli avessero detto “guardate noi i lavori li abbiamo fatti, ma il ponte non è sicuro. Una cosa del genere non è ammissibile, rasenta il ridicolo. Neanche il peggior Avvocato Azzeccagarbugli del mondo avrebbe potuto presentare un'istanza del genere”.

“A meno che – prosegue – , in questo ulteriore incontro chiarificatore richiesto dall’assessore ai LL.PP e che dovrà tenersi tra consulenti della Procura e Tecnici della Provincia, non siano così bravi da dimostrare che c’è stata un incomprensione interpretativa, come ieri loro sostenevano. Ma siccome, come ho detto prima, respiro sempre un aria di diffidenza quando si parla di questa vicenda, mi chiedo, ma sarà veramente un incomprensione? O piuttosto c’è qualcos’altro che io e tutti quelli dotati di "intelligenza media" non riusciamo a capire? Abbiamo pensato anche di mollare tutto, di tornare ad occuparci delle nostre famiglie, dei nostri affetti, del nostro lavoro. Ho ragionato di questo con i colleghi Sindaci del territorio, mi sono confrontato con i miei consiglieri di maggioranza, e siamo arrivati alla conclusione che scappare non servirebbe a nulla, anzi, semplicemente accontenterebbe coloro che hanno prodotto queste situazioni”.

“Noi non siamo persone – rimarca – che fuggono dalle proprie responsabilità, siamo stati votati per questo e se le vie fino ad ora percorse non solo quelle giuste, vuol dire che cambieremo sistema, percorreremo altre strade. Un Sindaco o qualsiasi altro rappresentante istituzionale deve dimettersi quando ha delle responsabilità su fatti che lo riguardano direttamente, quando è lui il principale colpevole di una determinata situazione”.

“Non mi piacciono – ribadisce – neanche le cose fatte per finta, una cosa o si fa o non si fa. Certe azioni si portano avanti se sono utili a una causa. Per come amo il mio paese, per come amo la mia gente, se la soluzione fosse quella di tirarmi indietro, lo farei immediatamente! Lo farebbero anche tutti gli altri Sindaci dei comuni del territorio circostante”.

A detta di Congiu “Se questo è il modo per risolvere il problema lo faremo! Ma prima dovranno garantirci che poi tutto venga risolto. Personalmente, ne io ne l’amministrazione che rappresento, ci sentiamo responsabili di qualcosa, abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per difendere la nostra comunità e continueremo a farlo, perché non ci vogliamo arrendere, anzi vogliamo combattere con ancora più decisione”.

“Troppo comodo – spiega il primo cittadino – fornire capri espiatori a quelli che sono i veri responsabili, coloro che hanno determinato questo stato di cose, coloro ai quali non ho nessun timore a puntare il dito contro. La Provincia di Nuoro Loro sono i veri responsabili, che si dimettano loro, che vadano loro a casa, perché in questa vicenda hanno dimostrato di essere degli incapaci, degli incompetenti”.

“Oppure ci dicano la verità. Che vengano loro qua – prosegue – , con il loro avvocato, a spiegare alla gente cosa è successo veramente. Io adesso in quest’aula del Consiglio Comunale di Oliena, la sede istituzionale che rappresenta la massima espressione di democrazia di un paese, vorrei fare una proposta, che dovrà poi essere condivisa e supportata da tutta la cittadinanza”.

“Una proposta – a suo modo di vedere – che ha bisogno del contributo di tutti, maggioranza e minoranza consiliare. Propongo di formulare subito la richiesta di commissariamento della struttura del ponte di Oloè da parte della Regione e se non basta anche da parte del Ministero delle Infrastrutture, affinché si adoperino con urgenza per mettere in campo tutte quelle competenze e professionalità a loro disposizione per trovare quella che ritengono la soluzione migliore.

“Sia che si tratti di salvare l’esistente – così Congiu – che, a questo punto, di fare una nuova struttura, senza continuare a prendere in giro la gente. Anas ha una dotazione finanziaria di 30 miliardi di euro da spendere, pertanto non credo ci sia un problema di soldi. Questa istanza propongo di portarla a mano, direttamente in Regione, e se non basta andremo anche a Roma, con tutto il Consiglio Comunale e con il supporto di tutto il paese”.

“Ritengo opportuno – ribadisce – inoltre mettere in campo anche una valida assistenza legale, la migliore che ci sia, al fine di tutelare e risarcire una comunità per il grave danno economico e di immagine subito in questi anni e che non può più essere assolutamente tollerato. Faremo inoltre richiesta di accesso a tutti gli atti in possesso dell’Amministrazione Provinciale relativi al Ponte di Oloè e se vi saranno delle responsabilità o negligenze qualcuno se ne dovrà assumere le responsabilità nelle sedi opportune”.

“Queste sono le proposte che io mi sento di fare – conclude –, vi ringrazio per l’attenzione e dichiaro aperto il dibattito a tutti coloro che vogliono intervenire e che ne fanno preventiva richiesta”.

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