Sassari

Detenuto prova a fuggire dall'ospedale: fermato dalla polizia penitenziaria

A dare la notizia è il Sappe che denuncia: "Agenti sotto organico e non retribuiti degnamente"

Detenuto prova a fuggire dall'ospedale: fermato dalla polizia penitenziaria

Di: Redazione Sardegna Live


Un detenuto avrebbe tentato la fuga nella serata di ieri, 5 settembre, mentre si trovava al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove era stato accompagnato in seguito a un presunto tentativo di suicidio. Gli agenti di polizia penitenziaria che lo accompagnavano sono prontamente intervenuti immobilizzandolo.

A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il cui segretario generale, Donato Capece, ha espresso solidarietà e parole di apprezzamento per la "professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari".

“E’ solamente grazie a loro - si legge in una nota - se è stato possibile sventare la clamorosa fuga al detenuto. I nostri agenti non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per fermare il fuggitivo. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini e dei ricoverati. La grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.

Capece parla di "agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”.

“Dal punto di vista sanitario - prosegue il comunicato - la situazione delle carceri è semplicemente terrificante: secondo recenti studi di settore è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti. Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti, proprio quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%)".

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