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È partito questa mattina da Oristano, il monitoraggio del sistema delle aree industriali regionali.
L’obiettivo della Regione è quello di dare risposte concrete alla necessità di infrastrutturazione primaria e secondaria dei poli industriali, delle Zone industriali regionali, Zir, dei Piani di insediamento produttivo, Pip.
Al sopralluogo erano presenti gli Assessori all’Industria, Anita Pili, e ai Lavori Pubblici Roberto Frongia, oltre che i sindaci, Associazioni di categoria, sindacati, Autorità provinciali e imprese.
Per l’occasione è stato fatto il punto sulla dotazione infrastrutturale delle aree della provincia di Oristano e sugli investimenti da realizzare, senza tralasciare gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente.
“Siamo qui con l’obiettivo di rilanciare le aree industriali per mettere le imprese nelle migliori condizioni di operare. Non possono, nel 2019, esserci ancora zone d’ombra che sono un ostacolo agli operatori economici e alle aziende in genere. Abbiamo ascoltato le istanze dei sindaci e delle imprese e siamo pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti, a partire da quelli normativi, che possano essere supporto dello sviluppo economico delle nostre aree industriali. Partiamo da Oristano ma gli incontri verranno replicati in tutte le province”, ha sottolineato la Pili.
Nell’Oristanese, che conta 88 paesi, alle carenze legate alla infrastrutturazione primaria e secondaria delle aree industriali si aggiunge una disomogeneità delle zone Pip, ovvero delle aree artigianali, che negli anni ha contribuito a creare ineguaglianze tra aree produttive e Comuni, spessolimitrofi.
“Intervenire sulle criticità delle zone industriali equivale a trasformare i problemi in punti di forza – queste le parole di Frongia -. Come Assessorato siamo pronti a venire incontro alle esigenze di gestione del servizio (acqua, energia, gestione dei rifiuti, accessibilità), necessarie per garantire a chi opera nei territori continuità ed efficienza”.