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Lunedì scorso, 8 agosto, gli agenti della Divisione Polizia Anticrimine hanno notificato il Daspo urbano (o divieto di accesso alle aree urbane) emesso dal Questore di Cagliari ad un 22enne cagliaritano. Il provvedimento in riferimento a un fatto del 1 maggio 2022 quando, intorno alle 2, è pervenuta al numero di emergenza 113 una richiesta di intervento in via Venturi. Sul posto era stata segnalata un violenta lite tra una coppia di ragazzi all'esterno di una discoteca.
In particolare, il ragazzo avrebbe minacciato la ragazza puntandole un coltello alla gola e prospettandole di farle del male se non gli avesse consegnato il suo telefonino. Subito dopo, secondo quanto riferito, lo stesso ha puntato il coltello verso sé stesso, come se volesse tagliarsi la lingua. Intervenuti sul posto, gli agenti hanno identificato l’autore della condotta e lo hanno sottoposto a perquisizione personale, con esito negativo.
Tuttavia, nelle immediate vicinanze è stato rinvenuto un coltello a serramanico, verosimilmente appena abbandonato. Per quanto rilevato il ragazzo è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia con l’aggravante, in quanto i fatti erano avvenuti in luogo pubblico, nonché di porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere.
Peraltro la condotta violenta, tenuta in orario notturno, in prossimità di un esercizio pubblico, in una zona particolarmente frequentata da giovani, anche minorenni, ha inferto un grave danno alla sicurezza e alla tranquillità pubblica ed ha rappresentato un potenziale pericolo per l’incolumità dei numerosi giovani frequentanti il locale, i quali avrebbero potuto correre un grave rischio per la propria incolumità nel caso avessero tentato di dirimere l’accesa lite inconsapevoli della pericolosità dell’aggressore, in possesso di un coltello.
Al termine dell’istruttoria della locale Divisione Polizia Anticrimine è stata adottata la misura di prevenzione del Daspo, che impone al 22enne il divieto, per la durata di un anno, di accedere dalle ore 18 alle 7 del mattino a sette esercizi e locali di pubblico trattenimento locati nella stessa zona, specificamente individuati in ragione dei luoghi in cui sono stati commessi i predetti reati, nonché il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.