Sorgono

Sanità nel distretto di Sorgono. “Situazione drammatica”: La lettera della presidente Cristina Sedda

La prima cittadina di Ovodda all’Assessore Nieddu e al Direttore dell’Assl di Nuoro: “Serve un intervento urgente”

Sanità nel distretto di Sorgono. “Situazione drammatica”: La lettera della presidente Cristina Sedda

Di: Redazione Sardegna Live


Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dalla Conferenza del Distretto di Sorgono, firmata dalla Presidente Cristina Sedda (Sindaca di Ovodda) sulla situazione della sanità nella zona, inviata al Direttore dell’Assl di Nuoro e All’Assessorato regionale alla Sanità.

“A fronte di una situazione sanitaria drammatica, si chiede alle SS. LL. un intervento urgente, al fine di garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini del Distretto di Sorgono  e individuare un percorso congiunto per una sanità migliore, al passo con i tempi e quanto più efficace. A riguardo di seguito si riporta l’ultimo verbale della Conferenza dei Sindaci del Distretto di Sorgono dal quale emerge un quadro complessivo bisognoso di azioni puntuali e tempestive.

In data 22 luglio 2019 alle ore 17.00 nei locali della Sala Conferenze del Presidio Ospedaliero San Camillo di Sorgono, si è riunita la Conferenza di Distretto, alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni di: Ovodda, Aritzo, Desulo, Tonara, Sorgono, Teti, Meana e Atzara,  i quali, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali, hanno dibattuto sulla condizione e  qualità  dei servizi ospedalieri e territoriali del distretto di Sorgono.  

Dalla discussione è emerso un quadro desolante ed allarmante, in cui non vengono neanche più garantiti i servizi essenziali, né tantomeno vengono assicurate le condizioni minime di sicurezza sia dei pazienti che degli operatori. 

La conferenza dei sindaci, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali ha evidenziato come di tutti gli impegni assunti in passato, alla presenza del Direttore dell’ASSL e dell’Assessore Reg.le alla Sanità, niente è stato mantenuto e nulla è stato fatto, pertanto si rende necessario porre rimedio affinché venga riconquistato uno stato

di normalità dei Servizi nel territorio, scongiurando che a fare le spese delle inefficienze di una sanità che non assicura più diritti ai cittadini, uguali per tutti di tutto siano sempre le comunità più deboli, come quelle di montagna.

A dimostrazione di quanto sia preoccupante la situazione dei servizi ospedalieri, e territoriali si evidenziano sinteticamente le principali problematicità rilevate. 

AMBULATORIO DIALISI 

Ad oggi si riscontra una grave carenza di personale medico. Oramai da anni, viene soltanto garantita la dialisi ma non l’attività di ambulatorio e specificatamente in riferimento alla gestione dell’ipertensione, che è stata la ragione fondatrice della nascita dell’ambulatorio stesso. Personale non infermieristico cessato e non sostituito per effetto del blocco del turn over. Per tale ragione il centro dialisi ha perso il suo ambulatorio proprio per la carenza del personale medico e non.

Quest’anno non sarà garantita la dialisi estiva

RIABILITAZIONE 

È pressoché impossibile lo svolgimento della riabilitazione a domicilio a causa della carenza di personale. Non esiste neanche una struttura ambulatoriale di riferimento con la conseguenza che la riabilitazione si fa e si continuerà a fare solo nella struttura ospedaliera.

CHIRURGIA

Posti letto accreditati:  18 degenze e 1 in day hospital.

L’attività è fortemente condizionata al personale medico. Una chirurga, avendo vinto un concorso presso altra sede, lascia l suo incarico presso l’U.O. di Chirurgia del P.O. di Sorgono per assumere altro incarico presso l’ATS. Conseguentemente non vi è personale medico sufficiente per assicurare la continuità dell’attività chirurgica. Oltretutto lo stesso medico, specializzatasi attraverso attività formativa fortemente sostenuta dall’U.O., era l’unica ad essere adeguatamente formata per l’effettuazione dell’attività endoscopica.

MEDICINA GENERALE

Posti letto accreditati: n. 15 acuti  e 4 day hospital.

Si riscontra una situazione consolidata di richiesta di rinvio ferie a danno del personale per far fronte alle esigenze di servizio. Ciò con sottoposizione a turni di lavoro massacranti ed esposizione a contenzioni per stress di lavoro correlato.

La pianta organica prevede la presenza di n. 6 Dirigenti Medici, di tale numero ad oggi risultano essere in servizio solo n. 5 medici di cui n. 2 non turnisti ed un altro è l’oncologo che è anche chiamato a garantire le attività oncologiche presso l’Hospice. Quest’ultima

situazione si aggrava se si considera che l’Hospice di Nuoro non riesce ad assicurare nessun supporto per i pazienti oncologici di questo territorio. Quindi si evidenzia come un solo medico debba farsi carico, da solo, dell’attività oncologia di tutto il Distretto di Sorgono.

ADI TERRITORIALE

La situazione si presenta ad alta problematicità, negli ultimi anni sono cessati dal lavoro 5 infermieri che non sono stati sostituiti e a oggi sono in organico 5 infermieri che si fanno carico di 13 comuni.

SERVIZIO 118 

Il servizio del 118 è letteralmente allo sbando. 

Ambulanza scippata da Sorgono a Nuoro e mai restituita e al momento l’ambulanza che viene utilizzata a Sorgono è in affitto. Personale insufficiente, su 6/7 medici necessari per turni di 

FARMACIA 

La farmacia, ospedaliera e territoriale, non funziona per piani terapeutici. Quest’ultima manca addirittura del frigo per i medicinali.

APPROVVIGIONAMENTO 

L’approvvigionamento dei farmaci, dei medicamenti, degli ausili, dei materiali di consumo non è regolare. Il fatto che le procedure di gara vengano gestite in forma accentrata probabilmente garantisce per l’ATS solo risparmi, se non si entra nel merito della qualità, di natura economica a discapito delle tempistiche acquisto e consegna in loco. Nei laboratori mancano prodotti elementari di uso quotidiano quali i reagenti, mentre il consultorio lamenta la mancanza di tamponi e quant’altro. Alcune attrezzature mediche impiegate per la diagnostica necessitano di un rinnovo vista la loro vetustà. Nonostante siano trascorsi mesi e mesi e nonostante le varie rassicurazioni ad oggi non è ancora stato consegnato ed installato il tavolo radiografico.

PRONTO SOCCORSO

Il personale medico risulta essere insufficiente per assicurare la copertura dei turni giornalieri e notturni. Allo scopo, è stato richiesto in regime di prestazione aggiuntiva, il supporto dei medici assegnati ad altre Unità Operative. Così facendo, si sottopone ad una pressione tale il personale medico da condizionare negativamente sia la loro resa nelle Unità Operative di riferimento che nel pronto soccorso, proprio secondo il principio della coperta corta. Ci si domanda se effettivamente il ricorso massivo al regime di prestazione aggiuntiva da parte dell’ATS non solo a Sorgono, ma in tutti i presidi, abbia assicurato i millantati risparmi di spesa rispetto alle nuove assunzioni.

Per mancanza di medici del pronto soccorso le chiamate al 118 sono dirottate al pronto soccorso di Nuoro.

SERD

Il punto più vicino è ubicato a Macomer dove vi sono uno psicologo ed uno psichiatra, nonostante ciò le retribuzioni loro corrisposte risultano essere imputate nel budget del Distretto di Macomer ma il quello Sorgono, seppur quest’ultimo sia totalmente sguarnito di personale.

CONSULTORIO FAMILIARE

Al Consultorio manca personale. Attualmente operano in esso una ginecologa, un’assistente sociale ed una Psicologa (che a breve andrà in pensione). Queste figure, ovviamente insufficienti, sono chiamate oggigiorno ad assicurare le attività consultoriali negli ambulatori di Desulo, Aritzo e Sorgono.

CENTRO DI SALUTE MENTALE

Oltre i 13 comuni della Comunità Montana, gestisce il comune di Fonni ed il Centro diurno. Operano in esso due psichiatri, uno psicologo e n. infermieri. È sguarnito di un assente l’assistente sociale ed il personale in servizio è palesemente insufficiente per far fronte al costante incremento di casistiche psichiatriche presenti nel territorio di riferimento.

UVT

La struttura presenta un cronico sottorganico. L’unico medico presente è chiamato a prestare servizio presso altra U.O. e garantisce le attività dell’UVT solo in caso di chiamata.

AMBULATORI COMUNALI

Il maggior numero dei locali versa in condizioni di degrado (ne è un esempio quello di Ovodda). 

I medici di base sono in numero insufficiente. Il personale medico convenzionato cessato per quiescenza non è stato ancora rimpiazzato e quelli rimasti oramai hanno raggiunto il numero massimale degli assistiti.

Quindi parte della popolazione non ha un medico di famiglia a cui potersi rivolgere (vedasi Atzara, Austis, Teti, Ovodda, Gadoni e Tonara).

AUTISTI E AMBULANZE

In servizio è presente un solo autista che può scegliere di guidare una delle due ambulanze disponibili. La più giovane delle due 15 anni con oltre 400.000 Km alle spalle ed i due automezzi sono continuamente in officina per guasto.

 VETERINARI  (AREA C)

Sono del tutto assenti i servizi di supporto alla lotta al randagismo e sono assenti quasi del tutto i veterinari.

PENSIONAMENTI

Per effetto della riforma sulle pensioni denominata “quota 100” nei prossimi anni andranno in pensione numerosi medici, specialisti, infermieri, oss, ausiliari ed amministrativi.

Non si comprende come si potrà assicurare un livello decente di servizi considerata la cronica carenza di persona registrata già da oggi. 

Il personale attualmente in servizio opera con spirito di dedizione e di volontariato. Probabilmente di questa vocazione il vertice aziendale ATS ci si è fatta l’abitudine, ritenendola come dovuta e non come invece eccezionale. Non si spiegherebbe il perché si prospettino solo panacee ed soluzioni tampone, come per esempio travasare personale da una parte all’altra”.

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