La campagna antincendi è stata avviata in ritardo e prima è comunque mancata la necessaria consultazione con le comunità locali.

È la posizione del presidente regionale dell'Anci Emiliano Deiana, ascoltato oggi in commissione Ambiente del Consiglio regionale. In particolare, ha affermato, "le realtà locali dovevano essere sentite in autunno, o al massimo in primavera, così da poter correggere in tempo eventuali criticità. Soprattutto quest'anno in cui i Comuni sono stati costretti ad operare in un quadro di crescenti difficoltà finanziarie per l'aumento della bolletta energetica".

Prendendo spunto dal gravissimo incendio che l'anno scorso ha colpito l'area del Montiferru, il presidente dell'Anci Sardegna ha poi proposto una nuova legge regionale sulle "Terre incolte", facendo riferimento alla normativa quadro nazionale, ad alcune esperienze regionali positive come quella della Toscana e ad un progetto dell'Anci nazionale rivolto agli amministratori locali.

Oltre ad una nuova legge, ha precisato Deiana, la Sardegna potrebbe istituire un fondo per consentire ai Comuni di anticipare le somme necessarie alla pulizia di molti terreni privati, abbandonati anche perché riconducibili a proprietà molto frammentate per questioni ereditarie, senza più legami reali con i territori.