Porto Cervo

Il Consorzio Costa Smeralda ricorda don Raimondo: "Non era prete dei vip, ma di chi aveva meno"

I funerali del sacerdote a Porto Cervo. "E' difficile essere prete nei posti in cui c’è la miseria. Ma forse è più difficile esserlo in quelli in cui c’è la ricchezza"

Il Consorzio Costa Smeralda ricorda don Raimondo:

Di: Redazione Sardegna Live


Il Consorzio Costa Smeralda saluta don Raimondo Satta, parroco della chiesa di Stella Maris a Porto Cervo deceduto alcuni giorni fa in ospedale.

"Ciao, Don - si legge nella pagina Facebook del Consorzio -. Una bellissima barca a vela ormeggia al molo vecchio nel momento in cui una folla scossa, triste, composta sta salutando per l’ultima volta don Raimondo Satta nella chiesa di Stella Maris, la sua chiesa. C’è un sole caldo, consolatore. Una leggere brezza porta il sapore di mare. C’è pace. È l’immagine della vita. È vita. È quella che don Raimondo ha vissuto pienamente, completamente e profondamente immerso nella spiritualità. Gli sarebbe piaciuta, quella scena della barca. Le vedeva tutti i giorni, quelle scene. Scene di bellezza, come bello era lui, come lo hanno ricordato nell’estremo saluto terreno".

"Bello come il suo sorriso ampio, solare, accogliente - prosegue il messaggio di commemorazione -. Un sorriso da parroco buono e giusto, gentile ma fermo quando bisognava affermare una verità. Gli sarebbe piaciuta, quella vita che continua nella sua Porto Cervo. Anzi, non gli sarebbe. Gli è piaciuta. Perché don Raimondo è vivo. Su ogni volto della folla che lo piange c’è lui, il suo ricordo, il suo insegnamento, il suo messaggio. Veniva ricordato il prete che organizzava l’oratorio, il catechismo, le serate con musica, i momenti di preghiera, i pellegrinaggi, le feste dei popoli, la beneficenza in silenzio. Uomo di cultura, attento e curioso, uomo di sport, amava le nuotate nella spiaggia di Porto Paglia. Un segno della sua essenza".

"C’erano tutti, a salutarlo. Vescovi, preti, donne e uomini della chiesa, donne e uomini delle istituzioni, donne e uomini del popolo. Alcuni giornali lo definivano il prete dei vip. Eppure, tenuto conto che di semplificazione giornalistica si tratta, quello non è don Raimondo. Don Raimondo era certo un prete che sapeva partecipare alle feste, ma sempre come uomo di Chiesa, sempre alla ricerca di una missione a favore di chi aveva meno. Don Raimondo era un prete di popolo. Lui sapeva stare con i suoi giovani, con i suoi anziani. Era uomo della comunità".

"Attento agli ospiti e attento ai residenti, allo stesso modo, con lo stesso trasporto. Perché lui era di tutti questi mondi, eppure, intimamente, era solo del suo mondo: di Dio. Perché è difficile essere prete nei posti in cui c’è la miseria. Ma forse è più difficile esserlo in quelli in cui c’è la ricchezza. Don Raimondo lo ha fatto. Amato da tutti, ha amato solo la sua missione evangelica e il prossimo".

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