Cagliari

“Musica e lettura, siamo parte della cura”: Cagliari e Jerzu unite per il Microcitemico

La raccolta fondi è inserita nel progetto sociale promosso dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini

“Musica e lettura, siamo parte della cura”: Cagliari e Jerzu unite per il Microcitemico

Di: Antonio Caria


È stata presentata questa mattina a Cagliari, presso il Palazzo Civico, la raccolta fondi da destinare alle attività dedicate ai piccoli pazienti del Microcitemico. Inserita nel progetto sociale “Musica e lettura, siamo parte della cura” della Fondazione Carlo Enrico Giulini, da quest’anno farà squadra con Jerzu e il suo Wine Festival, in programma dal 4 al 10 agosto.

Per il Sindaco del capoluogo, Paolo Truzzu, si tratta di “Un’iniziativa molto importante che ,mette assieme la città Capoluogo della Sardegna con una parte rinomata del territorio isolano, quale è l’Ogliastra, e che offre la possibilità a tutti di contribuire a far bene.

Come ha rimarcato il Sindaco di Jerzu, Carlo Lai, “Nella serata di “Calici di Stelle” del 10 agosto, acquistando il calice al costo di 20 euro, si avrà l’opportunità non solo di immergersi in un percorso eno-gastronomico d’eccellenza. Ma soprattutto di fornire un contributo solidale al progetto di musicoterapia e lettura, complementare al percorso terapeutico svolto nei reparti di Oncoematologia Pediatrica, Talassemia e Centro Trapianti dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari”.

La prevendita dei biglietti inizierà lunedì 22 luglio nel Cagliari Calcio Store del Largo Carlo Felice.

All’incontro di oggi hanno partecipato anche i rappresentanti della Pro Loco di Jerzu e Ilaria Nardi, presidente della Fondazione Carlo Enrico Giulini, con Maria Gabriella Nardi, direttore Sanitario del Microcitemico - Brotzu. Al loro fianco anche le responsabili del progetto di “Musica e Lettura, siamo parte della cura”, Maria Grazia Corrias e Ornella Aledda.

“Il progetto parte dall’importanza della Musica e della Psico-Lettura come terapie complementari al percorso terapeutico o a sostegno di patologie croniche pediatriche”, hanno precisato tutte. “Un metodo che favorisce la costruzione di un legame affettivo e rassicurante. Che permette di creare una sintonia attraverso l’arte con il vissuto di quel particolare momento, dando voce alla libera espressione dei pensieri e degli stati d’animo del bambino. In questo modo i piccoli ascoltano e si sentono ascoltati”.

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