Oristano

Delitto Careddu, nuova udienza. Fodde si dice pentito: "Ho fatto una cosa brutta"

L'imputato, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio, ha rilasciato dichiarazioni spontanee in autla

Delitto Careddu, nuova udienza. Fodde si dice pentito:

Di: Redazione Sardegna Live


Si è tenuta questa mattina la nuova udienza del processo che vede alla sbarra Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta, i tre giovani accusati di aver preso parte al delitto di Manuel Careddu.

Il primo, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee davanti al giudice Silvia Palmas. Fodde si è detto pentito per il dolore arrecato alle famiglie e per la morte del 18enne ucciso sulle sponde dell'Omodeo l'11 settembre 2018. Ha poi riconosciuto di aver fatto "una cosa bruttissima".

Il legale Gianfranco Piscitelli si è associato a nome del padre di Manuel alle richieste di condanna avanzate venerdì scorso dal procuratore Ezio Domenico Basso e dal sostituto Andrea Chelo, che avevano chiesto l'ergastolo per Christian Fodde e Riccardo Carta e 30 anni per Matteo Satta.

Piscitelli ha sottolineato poi l'efferatezza del delitto individuando nello stesso Fodde e in G.C. (la ragazzina condannata a 16 anni dal Tribunale dei minori di Cagliari insieme a C.N.). L'avvocato ha inoltre chiesto un risarcimento di 600mila euro con una provvisionale non inferiore a 100 mila euro per la famiglia della vittima. Le somme saranno destinate a una struttura di recupero di ragazzi difficili.

L'avvocato Luciano Rubattu, che tutela la madre di Manuel, Fabiola Balardi, e la figlia, ha rivolto parole dure agli imputati definendo il piano per uccidere Manuel in stile "Arancia meccanica".

Anche Rubattu ha chiesto un risarcimento dei danni da quantificarsi in sede civile, con provvisionale di 300 mila euro.

Il difensore di Fodde, Aurelio Schintu, ha chiesto la perizia psichiatrica poiché secondo la sua tesi, al momento dell'omicidio, il giovane non sarebbe stato totalmente capace di intendere e volere.

Antonello Spada, difensore di Satta, ha chiesto la derubricazione del reato di favoreggiamento contestato al giovane. Secondo il legale Satta non credeva che Manuel sarebbe stato ucciso, pensava che si trattasse di una "spacconata" di Fodde.

Il 10 luglio è prevista l'arringa dell'avvocato Angelo Merlini che tutela Riccardo Carta.

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