Gavoi

Si è spenta una voce. Addio a Giovanni Maria Sedda, giornalista de La Nuova Sardegna

Il ricordo di Giuliano Marongiu: "Viaggiava tra le storie di un territorio"

Si è spenta una voce. Addio a Giovanni Maria Sedda, giornalista de La Nuova Sardegna

Di: Roberto Tangianu


La sua firma rimarrà indelebile, così come le tante storie che in quarant’anni di lavoro da giornalista ha raccontato dando lustro alla Barbagia, in modo particolare, nelle pagine de La Nuova Sardegna.

Si è spento in silenzio in una giornata di inizio luglio Giovanni Maria Sedda, conosciuto da tutti come Zua. Si trovava nella sua casa di Gavoi, costretto dalla Sla, un male che lo ha strappato alla vita nonostante la sua lotta continua per oltre due anni.

Ieri mattina (ndr domenica 7 luglio) Giovanni Maria, prima di guardare per l’ultima volta alla vita ha chiesto che la notizia della sua morte non si diffondesse prima di sera. Infatti, a Gavoi si stava svolgendo il Festival letterario L’Isola delle Storie e lui, essendo uno dei soci fondatori, non voleva in nessun modo rovinare la festa. 

“Ci sono uomini che con il loro modo di essere e per quel che hanno fatto, ci lasciano dentro un sentimento di riconoscenza che dura per sempre. A lui io devo l’aver creduto in me, tra i primi in assoluto e l’essere stato testimone attivo di un sogno che poi, anche grazie a persone come lui, ha accompagnato il mio percorso”.

Con queste parole Giuliano Marongiu traccia il ricordo dell’uomo e del giornalista che conosceva bene e che stimava.

“Giomaria amava il suo lavoro, che viveva tra la gente, con passione viscerale e innata curiosità. Viaggiava tra le storie di un territorio che ha raccontato, nei fatti di cronaca e nei risvolti del sociale. 

Con gli appunti presi a mano e poi trasferiti sulla macchina da scrivere ha catturato i passaggi del tempo con l’eleganza della sua scrittura e della sua ‘presenza’.  

Era alto e gentile, disponibile sempre, un giornalista d’altri tempi che per decenni ha firmato i fatti dando forma ai contenuti.  

La malattia che lo ha colpito ha spento in parte quella luce che animava i suoi pensieri, ha indebolito le parole con cui raccontava sé stesso e la vita degli altri, non ha ucciso la sua voglia di lottare. 

La sua scomparsa mi addolora e accomuna tante persone a questo senso di vuoto che rimane. Personalmente lo ricorderò con grande affetto e amicizia. Grazie di tutto”.

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