Avrebbero segregato in casa il figlio di 11 anni segregato. I genitori del piccolo sono stati arrestati il 29 giugno in un paese della Gallura con le accuse di maltrattamento e sequestro di persona.

La stessa presunta vittima aveva chiamato il 112 chiedendo aiuto e raccontando che i genitori lo avevano rinchiuso al buio nella sua cameretta per andare a Porto Rotondo ad assistere al saggio di danza di una cugina. 

Non sarebbe stata la prima volta. Il bimbo avrebbe raccontato di punizioni pesantissime inflittegli dal padre e dalla madre. Esisterebbe persino un diario, sequestrato dalla Procura di Tempio Pausania, nel quale sarebbero custoditi i ricordi di queste terribili esperienze.

Secondo quanto emerso dalle indagini una zia era a conoscenza della situazione e dei metodi educativi adottati dai due arrestati. I pm Luciano Tarditi e Laura Bassani, che stanno seguendo le indagini, stanno ascoltando in questi giorni i familiari della vittima, e a breve sarà sentito anche il piccolino.

L'11enne, come riportato da La Nuova Sardegna, avrebbe raccontato di essere stato picchiato con un tubo nella gambe e dietro le ginocchia, di mangiare poco, di non avere giochi, di essere costretto a fare docce fredde per punizione.

Quando i carabinieri lo hanno trovato era rinchiuso in una stanza buia alle cui porte e finestre erano state tolte le maniglie per impedirgli di uscire. Non aveva letto né giocattoli, ma solo un cellulare senza sim e un bidone dove fare i bisogni.