Pozzomaggiore

Pozzomaggiore e l’ardia di San Pietro: una tradizione che non muore mai

Ottima la prestazione del cavallo di punta Giuseppe Rosas

Pozzomaggiore e l’ardia di San Pietro: una tradizione che non muore mai

Di: Antonio Caria


A Pozzomaggiore non esiste solo l’ardia di San Costantino. C’è anche quella che, benché forse meno famosa, ha sempre un suo fascino e sua peculiarità, che si corre in onore di San Pietro.

Un rito molto sentito dai pozzomaggioresi che si svolge ogni anno in concomitanza con l’omonima festa che si svolge nella Chiesa campestre situata nel colle che sovrasta il centro abitato.

Un’ardia che, nonostante il caldo torrido, si è corsa anche quest’anno. Cinque le salite in totale: due il pomeriggio della vigilia (venerdì 28 giugno) e tre la mattina della festa (sabato 29 giugno).

A differenza di quella di San Costantino, il cavallo di punta e le scorte sono vestite di giallo. Il primo è toccato quest’anno a Giuseppe Rosas mentre nel ruolo di scorte si sono cimentati Antonio Nurra e Ivano Loi (prima), Sergio Rosas e Giovannangelo Calaresu (seconda) e Antonio Meloni e Gerolamo Meloni (terza).

Un ardia perfettamente riuscita che è stata seguita da tanti fedeli arrivati nel piazzale e nel tancato di San Pietro proprio per ammirare questa corsa. Tanti anche i cavalieri che hanno affrontato le salite, tra cui anche dei bambini.

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