L’ultima fermata. Quando un giovane muore
Gli appelli alla prudenza non sono mai vani e devono essere ascoltati: ai portatori di una sana gioventù è rivolto l’invito a non trasformare la fretta di vivere in una corsa per morire
Di: Roberto Tangianu
Morire in una notte d’estate, quando tutto si illumina di vita e i giovani attraversano la stagione degli amori.
L’impatto ha ucciso un ragazzo di 23 anni, mandando i sogni in frantumi, seminando tra i suoi affetti un dolore incontenibile.
È accaduto la scorsa notte, a Cagliari, per dinamiche che non ha senso raccontare: quel che importa è che una luce si è spenta all’improvviso, spezzando quel filo sottile che divide l’esistere dall’ignoto.
Gli appelli alla prudenza non sono mai vani e devono essere ascoltati: ai portatori di una sana gioventù è rivolto l’invito a non trasformare la fretta di vivere in una corsa per morire.
Il destino ci precede, ma possiamo accompagnarlo con responsabile condotta, favorendo un futuro da assaporare nelle sue mille tonalità di colore.
Siate prudenti, affinché possiate essere felici.
Un abbraccio alla famiglia di Luca Noli, che piegata dalla disperazione oggi accompagna quel ‘figlio di tutti’ verso l’ultima stazione.