Rischio Vesuvio, siglato un gemellaggio tra Sardegna e Campania
Gianni Lampis: “Rafforzare legami istituzionali oltre i confini della nostra Isola”
Di: Antonio Caria
“La Regione partecipa con spirito di adesione nazionale al gemellaggio con la Regione Campania e i Comuni di Napoli e Pompei. In caso di eruzione del Vesuvio potrebbero essere circa 50 mila persone a essere trasferite in Sardegna su loro richiesta”.
Sono queste le parole dell’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Napoli per la firma dei protocolli per i gemellaggi tra i Comuni della zona rossa del Vesuvio e dei Campi Flegrei e le Regioni e le Province autonome,.
Era presente anche il Capo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli. Il protocollo firmato oggi dalla Regione Sardegna ha una validità di cinque anni e servirà a ratificare i luoghi in cui gli abitanti della zona rossa saranno trasferiti in caso di eruzione.
“Ora – ha sottolineato Lampis – verrà subito attivato dalla Direzione generale della Protezione civile regionale il tavolo tecnico per l’elaborazione del piano di evacuazione delle popolazioni insediate nel Comune di Pompei e nel quartiere Posillipo di Napoli. È questa l’occasione per rafforzare legami istituzionali oltre i confini della nostra Isola affinché anche queste siano occasioni per ridare centralità nazionale alla Sardegna”.
“Con la Regione Campania e con i Comuni di Napoli e Pompei – ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas – abbiamo convenuto anche di intraprendere un rapporto di collaborazione ai fini della valorizzazione dei diversi patrimoni storici, archeologici, ambientali e paesaggistici come ulteriore strumento di condivisione di realtà ed esperienze che da sempre hanno reso grande l’Italia. Un ruolo di rilevante importanza – ha concluso – sarà assegnato alle associazioni di volontariato di Protezione civile dislocate fra le due Regioni tra le quali verranno stipulati ulteriori accordi e gemellaggi”.