Cagliari

Burocrazia “Troppo lenta”. Coldiretti Sardegna: “Pratiche ferme anche tre anni”

Il direttore Luca Saba: “Il sistema non funziona”. Il presidente Battista Cualbu: “Situazione al limite del ridicolo”

Burocrazia “Troppo lenta”. Coldiretti Sardegna: “Pratiche ferme anche tre anni”

Di: Antonio Caria


“Se i premi comunicati sono perennemente tormentati dai ritardi nelle erogazioni, la misura 10 agroclimatico-ambientali, ed in particolare le sottomisure 10.1.2 delle Produzioni integrate e la 10.1.1 della difesa del suolo, sono il simbolo della burocrazia elefantiaca nemica delle imprese agricole”.

Lo ribadisce in una nota Coldiretti Sardegna che sottolinea il fatto che “I tempi biblici che separano la presentazione delle domande dalla liquidazione sono tali da essere diventate un incubo”.

“Nel caso delle produzioni integrate – viene ribadito –, che incentiva l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, l’attesa è lunga oramai 3 anni. Un percorso disseminato di ostacoli sin dall’inizio fatto di muri burocratici spesso al limite del paradosso che costano tempo e soldi alle imprese agricole che intanto spendono per rispettare i parametri delle misure”.

“Idem con la difesa del suolo, che – rimarcano da Coldiretti Sardegna – mira ad evitare il degrado e la perdita e/o favorire il ripristino della fertilità naturale dei terreni agricoli, ci sono domande ferme dal 2016 e in alcune annualità si è arrivati ad avere in anomalia circa l’80% del totale delle domande presentate”.

“È palese che il sistema non funziona e che tutte le disfunzioni ricadono e penalizzano le aziende agricole – ha dichiarato il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. E’ necessaria una riforma organica che semplifichi i procedimenti. Come pensiamo di avere un’agricoltura competitiva quando sono le istituzioni stesse a frenarne lo sviluppo?”.

“L’80 per cento delle pratiche in anomalia, attese lunghe tre anni, senza dimenticare gli interventi per calamità naturali del 2017 che procedono ancora a rilento, sono numeri che parlano da soli – queste le parole del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che si appella al neo assessore all’agricoltura – per sbloccare immediatamente questa situazione al limite del ridicolo e allo stesso tempo per lavorare a riformare il sistema e pensare a procedure snelle ed efficaci e non guidate dalla burocrazia cieca e nemica delle imprese”.

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